«Noi continuiamo a chiedere che si lascino i bambini fino al termine dell’anno scolastico nell’attuale sede. Una delibera si può anche revocare, il tempo per superare dei problemi, che non ci sembrano insormontabili, c’è». Il Comitato genitori di Casette d’Ete non si rassegna al trasferimento della scuola infanzia dalla sede di proprietà parrocchiale di via La Masa al plesso di Castellano.
Sulla carta, a Sant’Elpidio a Mare la decisione è ormai presa. La delibera del Commissario straordinario Alessandra De Notaristefani di Vastogirardi è stata adottata il 7 dicembre, la scorsa settimana sono partiti a Castellano i lavori di sistemazione della struttura, che si prepara ad ospitare gli alunni di Casette appena dopo le festività natalizie, dal 7 gennaio. A fine anno scadrà il contratto d’affitto tra il Comune e la parrocchia per l’utilizzo dell’edificio in via La Masa. Inizialmente si era ipotizzato lo spostamento alla primaria Della Valle, soluzione che ha trovato contrarietà da parte dei genitori, con la raccolta di firme attivata per una diffida al Comune. Il piano B individuato da Commissario e uffici ha portato all’individuazione della scuola infanzia di Castellano, che pare ormai definitiva. Ma per le famiglie la partita non è ancora chiusa.
«Si ragiona come se si dovessero spostare dei pacchi – attacca il Comitato genitori – Solo noi ci siamo posti il problema di quanto sia importante l’inserimento per bambini così piccoli? Abbiamo chiesto al Commissario prefettizio un incontro appena è emersa la questione del trasferimento della scuola, ma non abbiamo ricevuto riscontro. Siamo stati convocati solo il 6 dicembre, ma non c’è stato un confronto, siamo stati solo informati che gli alunni sarebbero stati trasferiti a Castellano. La decisione era già stata presa, infatti già il giorno dopo è stata pubblicata la delibera. Il parroco don Iginio Marcelli ha protocollato già a settembre una richiesta di incontro per presentarsi al Commissario e parlare della scadenza a dicembre del contratto d’affitto. Neanche lui ha avuto risposta».
C’è poi il caso della lettera datata 22 novembre, con cui il Comune chiedeva alla proprietà della scuola di produrre entro 15 giorni delle certificazioni sull’immobile. «Si è mandata una pec ad un indirizzo mail, che però non era più in uso da tempo, quindi nessuno l’ha letta. Pensiamo che una questione così rilevante avrebbe richiesto canali ufficiali – continuano i genitori – Si chiedevano certificati di conformità degli impianti, verifica del superamento delle barriere architettoniche e maniglioni antipanico. Non sono problemi insuperabili, la scuola è sicura. Se c’è la volontà, c’è ancora tempo per trovare una soluzione, senza stravolgimenti. Troviamo anche strano che queste richieste non siano state mai inserite nel contratto d’affitto tra Comune e parrocchia. Una situazione che anche l’ex amministrazione ha gestito con troppa leggerezza».
Infine c’è la questione dei costi per l’affitto di un immobile privato. «Ma il risparmio dove sta? – si chiede il Comitato genitori – Per andar via dall’attuale scuola infanzia si stanno facendo dei lavori al plesso di Castellano che chiaramente hanno un corso. Proprio oggi la dirigente dell’Istituto scolastico ha fatto sapere che il trasporto scolastico per i bambini trasferiti da Casette a Castellano sarà gratuito, quindi sarà il Comune a caricarsi il servizio, e sono altre spese. Non serve un contabile per capire che pagando il canone d’affitto fino a giugno non si spenderebbe certo di più. Il nostro gruppo ha messo insieme genitori di tutti gli ordini, della scuola infanzia, primaria e media di Casette d’Ete. Chiediamo una scelta di buon senso: prolungare l’affitto e far terminare l’anno scolastico ai bambini nella sede che già frequentano e conoscono. Poi a giugno l’amministrazione che si insedierà valuterà come muoversi».
P.Pier.
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