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Porto, la Marina fa il punto. «Dragaggio? Sbagliato farlo adesso. Il Comune tace sulla rateizzazione del canone 2024»

PORTO SAN GIORGIO - Si chiude un anno a dir poco "burrascoso" per il porto turistico, al centro di una battaglia legale, tra Comune e società Marina, che si trascina ormai dal 2023. Ovvero da quando gli uffici di via Veneto hanno notificato il provvedimento di revoca della concessione demaniale alla società, sulla scorta del mancato pagamento dei canoni da parte del gestore. Sebbene il "quantum" di questi canoni venga puntualmente messo in discussione proprio dal Marina di fronte a tutte le sedi giudiziarie, Tar compreso. Tra ricorsi al tribunale amministrativo, appelli al Consiglio di Stato e cause civili, la vicenda è tutt'altro che vicina ad una soluzione. Il punto dell'Ad Renato Marconi

Renato Marconi

Si chiude un anno a dir poco “burrascoso” per il porto turistico, al centro di una battaglia legale, tra Comune e società Marina, che si trascina ormai dal 2023. Ovvero da quando gli uffici di via Veneto hanno notificato il provvedimento di revoca della concessione demaniale alla società, sulla scorta del mancato pagamento dei canoni da parte del gestore. Sebbene il “quantum” di questi canoni venga puntualmente messo in discussione proprio dal Marina di fronte a tutte le sedi giudiziarie, Tar compreso. Tra ricorsi al tribunale amministrativo, appelli al Consiglio di Stato e cause civili, la vicenda è tutt’altro che vicina ad una soluzione.

L’Ad del Marina, Renato Marconi, ieri mattina in conferenza stampa ha nuovamente fatto il punto accendendo i riflettori su diverse questioni. A cominciare dalle cause legali in corso. «Il Tar ha ritenuto illegittima parte delle delibera di giunta laddove vietava alla società di stipulare nuovi contratti e incassare i pagamenti dei canoni e dei servizi. Il Comune inoltre continua a non rispondere alla nostra richiesta di rateizzazione del canone 2024 dovuta per legge ed ovviamente a noi utile» spiega Marconi che aggiunge «Nel frattempo prosegue l’iter giudiziario della causa civile presso il Tribunale di Fermo per il rimborso del danno economico sofferto dalla società a seguito del ritardo quarantennale nell’approvazione del Piano regolatore portuale che assomma alcune decine di milioni di euro».

E poi la questione dragaggio all’ingresso del porto. I lavori si sono conclusi a novembre ma la società ne contesta procedure e tempistiche. «Da anni svolgo il mestiere di ingegnere marittimo -prosegue Marconi- pertanto non mi è stato difficile osservare l’attività del Comune riscontrando delle anomalie. Si tratta di un’opera finalmente radicale. Tuttavia, come noto, questo tipo di interventi deve essere effettuato a ridosso della stagione estiva, non prima di aprile e maggio, in quanto l’insabbiamento prodotto dalle correnti di trasporto solido costiero avviene per il 95% nei mesi fra novembre e maggio. Pertanto valutato in circa 15-20000 metri cubi il trasporto solido che si depositerà in questo periodo nelle aree appena dragate, possiamo tranquillamente affermare che tale intervento costato più di 600mila euro all’erario, rischierà di essere pressoché inutile».

L’Ad del Marina, dunque, non critica tanto la modalità tecnica dell’opera, che definisce corretta, ma iter di individuazione della ditta e scelte legate ai tempi di esecuzione dell’opera. «Quelle sabbie dragate saranno nuovamente nel nostro porto, infatti la corrente di trasporto solido in questo tratto di costa procede da nord verso sud». Si tratta di sabbie, quelle dragate, utilizzate per il ripascimento di alcuni tratti di spiaggia più soggetto all’erosione del mare, a nord dell’approdo. Marconi ritiene che alla fine, confrontando le piante dei fondali prima e dopo il dragaggio, il risultato dell’escavo non sia superiore ai 26mila metri cubi. «Inferiore, a mio giudizio, rispetto a quanto trionfalmente annunciato dall’assessore Senzacqua che parlava di 31-32 mila metri cubi. Noi nel frattempo, resistiamo e resisteremo in ogni sede per salvaguardare la nostra attività ed i nostri diritti, proseguendo il lavoro svolto proficuamente dal 2020 ad oggi».

S.R.

 


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