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Consegnate a Fermo otto onorificenze dell’ordine “Al merito della Repubblica italiana” Ecco i premiati e le foto

FERMO - Proprio il prefetto D’Alascio ha introdotto la cerimonia sottolineando l’importanza di tali onorificenze rivolgendosi direttamente agli insigniti: «E’ uno speciale riconoscimento all’impegno e alle varie capacità professionali, allo spirito solidaristico e al bene comune. Siete delle autentiche guide e costituiscono un esempio per tutti e per le giovani generazioni, sempre nell’interesse del bene collettivo. Voi siete un modello per le giovani generazioni che sono chiamate a costruire il domani del Paese, avendo sempre il coraggio della libertà di perseguire scelte libere. Un grazie sincero per quanto avete fatto».

 

di Roberto Cruciani (foto Simone Corazza)

L’auditorium San Filippo Neri di Fermo ha ospitato oggi pomeriggio la consegna di otto nuove onorificenze dell’Ordine “Al merito della Repubblica italiana” alla presenza dei Sindaci del territorio e delle massime autorità politiche, civili e militari in ambito regionale e provinciale. Una platea gremita per il riconoscimento delle onorificenze concesse dal Presidente della Repubblica e destinate a ricompensare l’impegno professionale profuso verso la nazione. Sul palco il prefetto di Fermo Edoardo D’Alascio, dal presidente della Provincia di Fermo Michele Ortenzi, dal Sindaco di Fermo Paolo Calcinaro oltre ai più alti rappresentanti della Guardia di Finanza, dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato.
Proprio il prefetto D’Alascio ha introdotto la cerimonia sottolineando l’importanza di tali onorificenze rivolgendosi direttamente agli insigniti: «E’ uno speciale riconoscimento all’impegno e alle varie capacità professionali, allo spirito solidaristico e al bene comune. Siete delle autentiche guide e costituiscono un esempio per tutti e per le giovani generazioni, sempre nell’interesse del bene collettivo. Voi siete un modello per le giovani generazioni che sono chiamate a costruire il domani del Paese, avendo sempre il coraggio della libertà di perseguire scelte libere. Un grazie sincero per quanto avete fatto».

Questi gli otto insigniti delle rispettive onorificenze e le relative motivazioni

– Commendatore Serafino Tirabasso (il sindaco di Massa Fermana Gilberto Caraceni ha affiancato il prefetto per la consegna). “Fondatore e anima dell’omonima azienda, ha contribuito alla crescita del distretto del cappello in ambito internazionale, fondando il Consorzio Imprenditori lavorazione paglia e affini oltre al Consorzio Cappeldoc Marche, coadiuvando in oltre cinquant’anni innovazione e tradizione”.

– Titolo onorifico di Ufficiale a Loriana Abbruzzetti (il presidente della Provincia Michele Ortenzi ha affiancato il prefetto per la consegna). “Importante figura nel settore dell’olio extravergine di oliva, da oltre 25 anni gestisce il “Frantoio Abbruzzetti” insieme al fratello contribuendo a dare lustro al settore agroalimentare, favorendo la diffusione della cultura alimentare”.

– Titolo onorifico di Ufficiale al signor Francesco Conti (il sindaco di Belmonte Ivano Bascioni ha affiancato il prefetto per la consegna). “Chef con oltre 50 anni esperienza ha saputo imporsi a livello gastronomico internazionale con la gestione del ristorante “Oscar & Amorina” creato dai genitori. Creatore del marchio “Il Pastaro Marchigiano” e premiato come master-chef della cucina marchigiana, ha dedicato la sua carriera alla valorizzazione delle tipicità marchigiane”.

– Titolo Onorifico di Cavaliere al tenente colonnello dell’Arma dei Carabinieri Luigi Lubello (il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, il vicesindaco  Mauro Torresi, e il Comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri colonnello Gino Domenico Troiani hanno affiancato il prefetto per la consegna). “Nel percorso professionale ha sempre mostrato dedizione, competenza e spirito di servizio contribuendo a numerose attività sia in territorio nazionale che all’estero. Tra questi ha contribuito al rintraccio e l’arresto di numerosi latitanti”.

– Titolo Onorifico di Cavaliere al maresciallo della Guardia di Finanza Donato Girolamodibari (il sindaco di Porto Sant’Elpidio Massimiliano Ciarpella e il comandante provinciale della Guardia di Finanzia, il colonnello Massimiliano Bolognese hanno affiancato il prefetto per la consegna). “Una carriera di impegno e dedizione prima nell’Esercito e poi nella Guardia di Finanza con importanti contributi in operazioni internazionali di peacekeeping, emergenze umanitarie e attività di soccorso. Ha ricoperto ruoli significativi sia nell’Esercito che nella Guardia di Finanza”.

– Titolo Onorifico di Cavaliere al signor Massimo Germani (il sindaco di Lapedona Mauro Pieroni ha affiancato il prefetto per la consegna). “Ha dedicato la propria vita al settore agricolo nell’azienda di famiglia di cui ha assunto la guida nel 2002, puntando sempre verso l’eccellenza e su prodotti di alta qualità introducendo anche nuove tecnologie. Ha investito nelle colline marchigiane puntando su vini Igt, Doc e in particolare sul Vino Cotto quale prodotto tipico e di eccellenza”.

– Titolo Onorifico di Cavaliere al signor Giorgio Cocciaretto (il il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro e il vicesindaco Mauro Torresi hanno affiancato il prefetto per la consegna). “Ha dedicato gran parte della sua vita professionale e sociale al servizio della comunità, ricoprendo il ruolo di comandante della Polizia Municipale di Montegranaro e dopo il collocamento a riposo ha continuato a contribuire attivamente per il bene comune, collaborando a titolo gratuito, con la Prefettura dal 2021”.

– Titolo Onorifico di Cavaliere al brigadiere capo della Guardia di Finanza, Franco Ragaini (il sindaco di Porto Sant’Elpidio Massimiliano Ciarpella ed il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Massimiliano Bolognese, hanno affiancato il prefetto per la consegna). “Ha prestato servizio nel corpo della Guardia di Finanza in diverse località italiane distinguendosi professionalità e dedizione al lavoro, operando per il contrasto all’evasione fiscale, al contrabbando, al traffico di stupefacenti e alla microcriminalità”.


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