«Aladdin? A Fermo è un non Natale» La riflessione di Lucci

FERMO - Il consigliere comunale: «Il mio intento è quello di stimolare una riflessione più profonda su ciò che perdiamo come comunità quando ci allontaniamo dai simboli e dai valori fondanti. Il fine è quello di augurarmi che la giunta comunale, possa nel prossimo Natale trovare un allestimento che ritrovi la Luce del vero Natale. Auguri di buon Natale»

Nicola Lucci

«Il mio passeggiare spesso per le vie del centro storico, accompagnato dall’allegra vivacità dei miei piccoli figli, mi ha portato a guardare in lungo e in largo l’allestimento del Natale del centro storico della città di Fermo. Conscio del fatto di vivere in un’epoca cosiddetta post cristiana, quest’anno l’allestimento di Aladdin in piazza mi ha destato un senso di smarrimento profondo. Ho pensato ai fratelli cristiani di Aleppo che si interrogano sulla propria sopravvivenza e sulla loro reale possibilità di essere Cristiani nel futuro prossimo, e noi, qui in occidente, dove abbiamo delle libertà certamente maggiori, nascondiamo il senso del Natale e della Natività, creando un villaggio certamente bello e scintillante, ma a cui manca il senso più profondo di quello che è il Natale». Inizia così la riflessione del consigliere comunale di Fermo, che definisce quello allestito nella città capoluogo, un «Natale non Natale».
«Non ho le competenze per addentrarmi in discorsi teologici complessi, ma queste sono le mie sensazioni e preoccupazioni per le future generazioni: la progressiva mancanza di simboli natalizi legati alla tradizione cristiana non è solo una perdita estetica, è un segnale di un più ampio decadimento valoriale nella nostra società. Quando non si vede più il richiamo ai simboli che hanno fondato la nostra cultura, rischiamo di smarrire il senso stesso delle festività e il loro valore spirituale. Il Natale rischia di trasformarsi in una mera celebrazione consumistica, svuotata del suo significato più profondo — una sorta di Halloween invernale. Questo non significa che io voglia fare una mera critica al sistema economico. Riconosco che il periodo natalizio porta anche ricchezza e benessere; «il mio intento è piuttosto quello di stimolare una riflessione più profonda su ciò che perdiamo come comunità quando ci allontaniamo dai simboli e dai valori fondanti. Il fine è quello di augurarmi che la giunta comunale, possa nel prossimo Natale trovare un allestimento che ritrovi la Luce del vero Natale. Auguri di buon Natale».

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