I carabinieri, sempre in prima linea a tutela dei più vulnerabili, hanno recentemente intensificato le operazioni volte alla prevenzione e al contrasto dei reati a danno di minori e delle donne inserite in contesti di difficoltà. Le ultime indagini condotte dalle Stazioni dei Carabinieri della provincia di Fermo hanno portato alla luce casi preoccupanti, che evidenziano la necessità di una vigilanza continua e di un supporto alle vittime.
Nel dettaglio: in un recente episodio avvenuto a Pedaso, i militari della locale Stazione Carabinieri, al termine degli accertamenti scaturiti dalla querela formalizzata da una donna hanno denunciato il figlio, un ragazzo di circa 30 anni senza fissa dimora. La vittima ha riferito che dall’anno 2021 ha ripetutamente sborsato cospicue somme di denaro a favore del figlio, autore di reiterati comportamenti aggressivi, di minacce e insulti costanti, a suo danno.
Ancora a Pedaso, i militari della locale Stazione Carabinieri, al termine di immediati accertamenti avviati dopo la richiesta di ammonimento del Questore, avanzata da una coppia di genitori nei confronti del proprio figlio convivente, hanno denunciato alla competente Procura di Fermo un ragazzo di circa 20 anni, italiano. Il giovane, al fine di farsi consegnare piccole somme di denaro, da alcuni anni a questa parte aveva sottoposto i genitori a reiterati comportamenti minacciosi, talvolta sfociati anche in aggressioni fisiche.
A Montottone infine, i militari della locale Stazione Carabinieri hanno denunciato un ragazzo di circa 20 anni, italiano. Dal mese di agosto 2024, per futili motivi, si sarebbe reso autore di reiterate condotte vessatorie e maltrattanti nei confronti della madre convivente, aggredendola fisicamente in più circostanze.
«Le attività dei Carabinieri – rimarcano proprio dall’Arma – si inseriscono in un contesto più ampio di prevenzione dei reati a danno di minori e famiglie vulnerabili. È fondamentale sensibilizzare la comunità sui rischi connessi a tali comportamenti, che non solo traumatizzano le vittime, ma minano la stabilità sociale e il benessere dei più fragili. Le istituzioni, attraverso normative specifiche e programmi di supporto, sono impegnate a garantire la protezione delle vittime: lo Stato offre diverse forme di assistenza, compresi rifugi per donne maltrattate e minori, servizi di psicologia, e supporto legale. È cruciale che le vittime di violenza e maltrattamenti sappiano di non essere sole e che possono contare sul supporto delle forze dell’ordine e delle istituzioni. I Carabinieri invitano tutti i cittadini a non esitare a denunciare episodi di violenza e maltrattamenti, segnalando qualsiasi situazione di pericolo. È solo attraverso la collaborazione e l’impegno condiviso che si può garantire protezione per i più vulnerabili. Per ulteriori informazioni e per segnalare situazioni di rischio, è possibile contattare il numero d’emergenza 112 o recarsi presso la Stazione dei Carabinieri più vicina».
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