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L’appello delle residenze protette del Fermano: «Più risorse dalla Regione o il sistema crolla»

APPELLO - Il Comitato chiede alla Regione un intervento di non meno di 10 euro/giorno per compensare i maggiori costi delle strutture, la richiesta è sottoscritta da oltre dieci associazioni operanti nel settore socio sanitario.

Le residenze protette per anziani del fermano lanciano un appello alle istituzioni e auspicano un immediato intervento della Regione Marche per fronteggiare i continui aumenti dei costi di gestione e soprattutto l’impatto dei nuovi contratti di lavoro delle cooperative. Il tema coinvolge tutte le residenze per anziani della regione e proprio per questo il Comitato Enti Gestori delle Marche ha scritto al governatore Francesco Acquaroli e ai dirigenti della sanità regionale non escludendo una presa di posizione forte per far capire all’opinione pubblica che il modello della residenzialità rischia di implodere con le conseguenze che a pagare il conto (non solo economico) saranno le famiglie.

«I costi per adeguare le strutture alla Legge n.21 e i rinnovi contrattuali per il personale che lavora nell’ambito delle residenze pesano enormemente sui bilanci delle stesse – sottolinea il presidente del Comitato Mario Vichi –. Gli enti pubblici vedono coperti i costi sullo Stato, gli enti convenzionati, come noi, si devono accollare tutto l’onere e si è costretti ad aumentare le rette di oltre 10 euro al giorno. Le attuali tariffe sociosanitarie delle Marche sono insufficienti: le Marche corrispondono 37 euro/giorno, la Toscana 60 euro/giorno, il Veneto 52 euro/giorno, l’Emilia 58 euro/giorno. Il costo mese di un ospite sta intorno a 100 euro/giorno. Chi paga il resto? Le famiglie o la struttura va in fallimento. A fronte di quanto corrisposto dalla sanità regionale, va detto che oggi nelle strutture per anziani vengono inseriti ospiti sempre più gravi con patologie sempre più complesse. Questo aspetto grava sugli enti gestori, a tutto vantaggio delle strutture ospedaliere e quindi della Regione Marche che vede così ridotti di molto rilevanti costi economici ed organizzativi dei presidi ospedalieri, che vengono scaricati sul nostro sistema di residenzialità. Per assistere i pazienti delle strutture residenziali serve personale qualificato! Mentre quanto stabilito dalla regione Marche e poi rimborsato agli enti gestori è veramente poco rispetto ai fabbisogni di assistenza. Ci si basa su standard di oltre 20 anni, fa quando i bisogni assistenziali erano molto diversi. Le nostre strutture oggi erogano ore di assistenza per il 40% in più rispetto a quanto previsto dalla Regione Marche e stimato nelle tariffe. Le Marche sono la regione che non ha il convenzionamento delle residenze protette anziani al 100%. È forse l’unica in Italia! Il male parte da lontano, da oltre vent’anni».


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