VERONA – Grottazzolina è attesa da un boxing day speciale, visto che l’impegno in terra veneta la vede chiamata ad affrontare una Rana Verona che può schierare il bomber principe della Superlega, ovvero il maliano Keita, che all’andata fece letteralmente vedere i sorci verdi alla formazione di Ortenzi.
Dall’altra parte della rete, invece, la Yuasa Battery non può schierare il proprio granatiere principale, visto che Dusan Petkovic è fermo ai box per un problema alla schiena. A Verona devono avergli fatto la bambolina voodoo, visto che proprio all’andata contro gli scaligeri il serbo fu costretto a fermarsi, e la stessa cosa è avvenuta oggi.
Grottazzolina parte dunque con Zhukouski in diagonale a Tatarov, Fedrizzi e Antonov ad agire da posto quattro, Demyanenko e Comparoni al centro e Marchisio a dirigere le operazioni di seconda linea. Coach Stoytchev, privo di Dzavoronok, affida la regia ad Abaev, con Keita opposto, Mozic e Sani in banda, Zingel e Cortesia centrali con D’Amico libero.
IL TABELLINO
RANA VERONA 3: Zingel 10, Cortesia 10, D’Amico (L1) 55% (40% perf.), Abaev 3, Keita 20, Chevalier 1, Sani 7, Jensen 2, Spirito, Bonisoli (L2), Vitelli ne, Mozic 18, Zanotti 1. All. Stoytchev
YUASA BATTERY GROTTAZZOLINA 2: Zhukouski 1, Antonov 2, Cubito ne, Vecchi (L2), Demyanenko 13, Mattei ne, Comparoni 8, Petkovic ne, Fedrizzi 17, Marchiani, Cvanciger 10, Tatarov 19, Schalk, Marchisio (L1) 71% (53% perf.). All. Ortenzi
ARBITRI: Salvati e Cesare (Bassan), video check Mischi, segnapunti Dalle Vedove
PARZIALI: 25-17 (22’), 25-16 (22’), 23-25 (30’), 17-25 (23’), 15-13 (22’)
NOTE: Verona: 18 errori in battuta, 8 ace, 9 muri vincenti, 53% in ricezione (32% perf), 53% in attacco. Grottazzolina: 23 errori in battuta, 4 ace, 5 muri vincenti, 53% in ricezione (33% perf), 54% in attacco. Spettatori 3304, mvp Mozic
LA CRONACA
Il primo break importante del match per Verona arriva sul 9-6, propiziato da un ottimo turno al servizio di Sani. Il gap rimane sostanzialmente costante, Keita e Zingel si danno fastidio sottorete fallendo un tap in su errata ricezione Yuasa, poi però lo stesso centrale italo-australiano al servizio semina il panico e Verona allunga ulteriormente fino al 20-13. Fatica oltremodo la squadra grottese a contenere la fisicità dei veneti, Fedrizzi sigla un ace sul finale ma a chiudere ci pensa il neo-entrato Jensen, per il 25-17.
Il secondo set parte con Grottazzolina che riesce a prendersi un doppio vantaggio sul 5-3, che dura però giusto un istante, Keita subito a ricucire. Sempre il maliano a ribaltare l’inerzia del set, due bombe consecutive condite da un ace per il 10-9, imitato da Mozic che batte corto cogliendo impreparata la retroguardia marchigiana. Sul muro di Cortesia Verona vola sul 13-10, Ortenzi si rifugia in time out. I locali non sbagliano un pallone, la Yuasa cambia veste per provarle tutte: dentro i giovani Cvanciger e Schalk, il risultato di 18-12 d’altronde giustifica ampiamente qualsiasi mossa. Sani picchia forte al servizio, Cvanciger prova a suonare la carica con un paio di attacchi vincenti ma sul 21-14 Stoytchev concede campo anche a Zanotti, tanto lo strapotere veneto è evidente. Funziona alla grande la ricezione veronese, molto meno del solito il servizio Yuasa, un muro di Sani chiude sul 25-16 un parziale in cui la Rana è stata capace di attaccare con un disumano 94% di positività.
Il terzo set vede Ortenzi partire con Tatarov in posto quattro e Cvanciger opposto, subito avanti Grottazzolina 0-2, Stoytchev concede invece inaspettatamente respiro a Keita, dentro Jensen ma la scelta non paga. Demyanenko mette a terra il primo tempo del 3-6, out il servizio di Sani per il 6-10 marchigiano, mentre è l’ace di Comparoni ad allungare 7-12. Verona decide che non è il caso di far riposare troppo Keita, e il rientro del maliano coincide con l’immediato recupero locale, impressionante la serie dai nove metri dell’attuale bomber principe della Superlega che riaccorcia fino al -1. Demyanenko in attacco sigla il 13-15, lungo il conciliabolo per il videocheck che vale il pareggio veronese a quota 15; il 18-17 di Mozic riporta la Rana in vantaggio, muro di Keita per il +2. Sussulto di Grottazzolina, con Fedrizzi che mura Keita e Demyanenko che mette giù il 20-20. Mozic è un’iradiddio, ma il 22-23 di Comparoni viene confermato dal videocheck (nessuna invasione aerea), e quando Keita attacca fuori dall’asta arriva il 23-25 Yuasa che riapre la contesa.
Grottazzolina subito avanti 0-2 in avvio di quarto parziale, 1-4 sull’invasione veronese a muro. Il doppio mani out di Cvanciger vale il 4-9 per la Yuasa, Stoytchev si rifugia in time out. Verona si aggrappa a Keita, l’unico davvero capace di cambiare da solo l’inerzia dei match, e ricuce immediatamente lo strappo sull’ottimo turno al servizio float di Abaev; una rarissima palla out del maliano vale non a caso il 9-12 grottese. Fedrizzi attacca un’ottima palla per il 10-15, con l’allenatore ospite che richiama i suoi per parlarci su, sempre lo schiacciatore trentino a siglare il mani out successivo, condito dall’ace del 11-17. Perde certezze Verona, Tatarov mura il primo tempo di Zingel per il 13-20. Fedrizzi è on fire da posto quattro (83% in attacco per lui nel parziale), dentro Spirito e Chevalier per la Rana ma Grottazzolina vola sul 17-23. Zhukouski si prende il set point di seconda intenzione, non c’è tocco a muro sull’attacco di Mozic che sancisce la clamorosa parità per la Yuasa.
Stoytchev nel quinto set si gioca la carta Chevalier per Sani, con Spirito in regia. Tatarov mura Keita, che poi viene stoppato anche da Comparoni per il 5-6 grottese, che scatena le proteste del pubblico locale ma è confermato dall’occhio elettronico. E’ la Yuasa a cambiare campo in vantaggio di una lunghezza, la lunghissima e spettacolare azione del 9-9 la però chiude Keita saltando nello spazio. Sorpasso Verona con Abaev che entra al servizio per Mozic, Grottazzolina però non molla con Fedrizzi e Tatarov, che sigla il 12 pari. Finisce out il tentativo dal centro di Comparoni che regala alla Rana il match point, fuori anche il servizio di Antonov che concede la vittoria a Verona, ma scrosci di applausi ad una Yuasa Battery che nel buio più profondo ha trovato le risorse per rischiare un’impresa clamorosa quanto impensabile alla vigilia, a maggior ragione considerata l’assenza di Petkovic.
LE DICHIARAZIONI
«Anche contro Verona la fortuna non è stata dalla nostra parte perché eravamo senza Petkovic, tenuto fermo da un problema alla schiena. Abbiamo iniziato con un sestetto anomalo, differente dal solito e mi prendo io la responsabilità di questa scelta: non siamo riusciti a entrare dentro la partita con quell’assetto – il commento di coach Ortenzi -. Pensavo fossimo più pronti ed invece abbiamo fatto fatica in tutto. In corso d’opera abbiamo rimesso a posto le cose, facendo un buon terzo. Nel quarto abbiamo fatto benissimo in attacco, al servizio, siamo riusciti a contenerli e a risolvere alcuni side-out difficili, cosa che non ci era riuscita nelle fasi precedenti. Poi nel quinto ce la siamo giocata, siamo stati sempre li, andando anche avanti di qualche punto ma poi Verona ha alzato l’asticella facendo ottime cose. Abbiamo chiuso con due errori nostri e forse c’è un po’ di rammarico per quello ma devo dire che i ragazzi sono stati bravi perché era difficile uscire da quella situazione lì e invece lo hanno fatto da squadra, mettendo in campo le cose che sappiamo fare meglio e che ci stanno premiando in questo momento. Peccato non averla chiusa però il segnale è evidente: questa squadra c’è, lotta e può essere dentro a tutte le partite».
Un bel clima, palas caldo e squadra di altissimo livello di là dalla rete per una Yuasa che si è fatta trovare pronta, esaltandosi anche nella sfida contro Keita e compagni. «Nel girone di ritorno il nostro obiettivo è migliorare, gara dopo gara, rispetto a quanto portato a casa all’andata. Verona in casa ci aveva battuto 3-0 senza che fossimo mai riusciti ad impensierirli veramente. A Verona invece siamo riusciti a girare la partita. Quindi direi che dobbiamo seguire questa linea, dobbiamo rimanere attaccati a tutti i set. Perché se continuiamo così e ci andiamo a prendere qualcosa di buono dappertutto, possiamo arrivare dove vogliamo».
«Tre risultati utili di fila in questo avvio di girone di ritorno per la Yuasa che adesso stacca la spina qualche giorno ma pensa già al 5 gennaio alla sfida in casa di Padova ed a quella successiva contro Taranto, due match in cui ci si giocherà moltissimo – le conclusioni -. Adesso ci godiamo un po’ questo fine anno. Diciamo che dicembre è stato un mese buono per noi, ci ha ridato il sorriso, entusiasmo e anche il carburante giusto per affrontare questa ultima parte della stagione. Chiudiamo un 2024 speciale per noi, poi al nuovo anno già ci pensiamo ma ci sapremo far trovare pronti».
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