In un periodo dell’anno in cui storicamente i fenomeni di truffa e raggiro sono in aumento, i carabinieri del comando provinciale di Fermo hanno recentemente intensificato le attività investigative al fine di reprimere tali odiosi reati. I risultati delle recenti operazioni dimostrano l’importanza dell’attività investigativa e della collaborazione tra i Carabinieri e la comunità.
Ma andiamo ai dettagli delle operazioni: nei giorni scorsi, a Pedaso, i militari della locale Stazione Carabinieri hanno denunciato un uomo di circa 40 anni residente nella provincia di Frosinone e una donna di circa 30 anni di Salerno, i quali in concorso tra loro avevano posto in vendita su un sito online un motore di un’auto, inducendo la vittima, con artifizi e raggiri, a versare per il suo acquisto la somma pattuita di 1.100 euro su conto corrente a loro intestato, senza poi inviare quanto promesso e rendendosi irreperibili.
Ancora a Pedaso, i Carabinieri della locale Stazione Carabinieri, hanno denunciato alla Procura tre individui autori di una truffa messa in atto a danno di una residente, tre ragazzi di circa 20 anni residenti nelle province di Bologna, Reggio Emila e Treviso. I tre, come accertato mediante l’analisi dei tabulati telefonici e della documentazione bancaria, con artifizi e raggiri consistiti nel fingersi nipoti della denunciante, in gravi difficoltà economiche, fornendo istruzioni per bonifici bancari, sono riusciti a farsi accreditare dalla parte offesa la somma totale di 3.000 euro con versamenti su conti correnti a loro intestati.
Infine a Montegranaro, i militari della locale Stazione Carabinieri hanno denunciato alla Procura della Repubblica un uomo di circa 50 anni campano, ritenuto responsabile del reato di truffa. L’uomo, come appurato anche mediante l’analisi dei tabulati telefonici e della documentazione bancaria, fingendosi figlio della vittima, l’ha contattata tramite messaggistica telefonica e dopo averle manifestato difficoltà economiche per l’acquisto di un nuovo telefono è riuscito a farsi accreditare la somma di 1.000 euro su un conto corrente a lui intestato.
«Questi episodi – rimarcano dall’Arma – evidenziano l’importanza della presenza costante dell’Arma sul territorio e la necessità di una sinergia con i cittadini. È fondamentale che chiunque sospetti di essere stato vittima di un raggiro o abbia notizie utili a riguardo segnali tempestivamente tali circostanze al numero di emergenza 112. Inoltre, i Carabinieri ricordano che sul web sono già stati diffusi numerosi consigli per prevenire i fenomeni di truffa più diffusi. La prevenzione è un tema cruciale: conoscere i rischi e sapere come comportarsi può ridurre drasticamente le possibilità di cadere in trappole organizzate da abili truffatori».
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