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Botti e fuochi d’artificio per l’ultimo dell’anno, i sindaci si appellano a norme e buonsenso

FERMANO - Partito il conto alla rovescia per salutare il 2024 e dare il benvenuto al nuovo anno. E questo da sempre fa rima botti e fuochi d'artificio. Alcuni sindaci del Fermano non scelgono la via delle ordinanze restrittive ma si appellano a buonsenso e norme in vigore per garantire la sicurezza e l'incolumità delle persone senza "spegnere" la festa dell'ultimo dell'anno.

(Foto d’archivio della Guardia di Finanza)

di redazione CF

Botti e fuochi d’artificio, i sindaci del Fermano non scelgono la via delle ordinanze restrittive ma si appellano a buonsenso e norme in vigore per garantire la sicurezza e l’incolumità delle persone senza “spegnere” la festa dell’ultimo dell’anno.

Partiamo da Fermo dove il sindaco Paolo Calcinaro ha firmato un divieto di utilizzo in luoghi pubblici di “botti” per l’ultimo dell’anno, valido anche il primo gennaio. Insomma non si possono sparare botti nei luoghi pubblici. Questo, si diceva, è già proibito dalla legge. Ma Calcinaro va oltre: botti off limits negli spazi pubblici e anche, si badi bene, verso i luoghi pubblici. Un esempio? Proibito sparare un fuoco d’artificio da un balcone verso una piazza o un giardino comunale. Altra cosa sono le proprietà private dove ognuno può fare quel che vuole.

Anche il sindaco di Porto Sant’Elpidio, Massimiliano Ciarpella, ha le idee chiare. E sfoglia il regolamento di polizia urbana che già disciplina la materia. All’articolo 55, infatti, si legge che “nell’ambito dell’abitato non è consentito, senza speciale autorizzazione, accendere polveri o liquidi infiammabili, fuochi artificiali, falò e simili o fare spari in qualsiasi modo e con qualunque arma. E’ pure vietato gettare fiammiferi od altri oggetti accesi in qualsiasi luogo di pubblico passaggio” con sanzione da 500 euro fatte salve quelle penali all’articolo 703 del codice penale, appunto «e in questo caso – ricorda Ciarpella – l’ammenda è di 103 euro».

L’appello del sindaco di Montegranaro, Endrio Ubaldi (clicca per ingrandirlo)

«Le ordinanze sono impossibili da far rispettare – la schiettezza del sindaco di Montegranaro, Endrio Ubaldi – ma abbiamo avvisato, invitato la cittadinanza a festeggiare in sicurezza. Come ho già fatto anche gli anni scorsi insieme ai colleghi di giunta ed alla comandante della Polizia Locale, abbiamo deciso di fare un serio appello alla cittadinanza, per invitare a non usare i botti la sera dell’ultimo dell’anno. So benissimo che fare un’ordinanza di divieto avrebbe avuto un impatto più forte. Al tempo stesso, sono consapevole che sarebbe stato pressoché impossibile farla rispettare, sia per la vastità del territorio comunale, sia per i luoghi quasi esclusivamente privati, in cui anche gli anni scorsi si sono concentrati i botti. Ecco, quindi, l’invito – appello a non rischiare e a festeggiare in sicurezza l’arrivo del 2025».

 

Non si discosta dai colleghi il sindaco di Porto San Giorgio, Valerio Vesprini che chiude la questione con un lapidario quanto incontrovertibile commento: «Si fa come gli anni scorsi. Ordinanze, ancora no». Ma la linea degli scorsi anni di Vesprini è quella che ricalca, di fatto, l’operato degli altri sindaci. Insomma più che ordinanze, richiamo alla legge che vieta botti e fuochi d’artificio nei luoghi pubblici.

 

 

 

 


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