di Sandro Renzi
Per far quadrare i conti nel 2025 l’Amministrazione Vesprini ha deciso anche di autotagliarsi le risorse assegnate agli assessorati per le spese discrezionali. E’ quanto emerge dando un’occhiata alle 500 pagine che compongono la relazione allegata al bilancio di previsione. Stasera il documento passerà all’esame del Consiglio comunale per una scontata approvazione da parte della maggioranza di centrodestra. Meno risorse per l’esecutivo, dunque, agendo sulla leva delle spese discrezionali. Anche se le variabili che hanno fortemente impattato sulla programmazione del bilancio 2025/2027, così si legge ancora nel documento, sono le spese per i consumi energetici, quelle per il personale (effetto del nuovo contratto del pubblico impiego) e l’inflazione. L’unica nota positiva è legata all’andamento decrescente dell’Euribor che ha arrestato la crescita del costo dell’indebitamento relativo ai mutui a tasso variabile.
L’altra nota positiva, come peraltro anticipato da Cronache Fermane, è legata alla decisione approvata dalla giunta di non agire sulla leva fiscale, lasciando di fatto invariate l’addizionale comunale, l’Irpef, il canone unico patrimoniale e quello mercatale. Quanto all’Imu, la normativa esclude che si possa diversificare, come
in passato, l’aliquota prevista per le ulteriori pertinenze dell’abitazione principale: pertanto da gennaio saranno assoggettate ad una aliquota del 10,60 (in passato 9,60). Per i servizi a domanda individuale l’unico aumento è quello relativo all’adeguamento al tasso di inflazione. Le tariffe della Tari verranno approvate invece entro il 30 aprile.
Il risultato di amministrazione presunto al 31 dicembre di quest’anno ammonta a 11.172.752 euro, di questi, 7.165.000 rappresentano la quota presunta accantonata a fronte del Fondo crediti di dubbia esigibilità. Tornando al bilancio di previsione, si stimano entrate per 46.196.099 euro, il 32,50% proviene da tributi ed imposte, ovvero più di 11 milioni di euro di cui 4.032.000 euro dall’Imu, 4.057.000 dalla Tari, 720 mila euro dal canone unico patrimoniale di concessione e esposizione pubblicitaria; 82.960 euro dalla gestione della farmacia in carico alla Sgds. Tra le entrate si annoverano anche i proventi delle multe: per il 2025 la stima è di 1.061.000 euro, mentre per il 2024 la previsione era di 1.178.000 euro e l’accertamento di 874.416 euro. Sul fronte delle spese l’ammontare per il 2025 è di 46.283.039 euro, di cui 17.744.000 spese correnti. Al turismo vanno risorse per soli 283 mila euro, importo dimezzato rispetto all’assestato di 466 mila euro del 2024. Tra le voci spiccano gli oltre 4 milioni di euro che vanno alla tutela del territorio e dell’ambiente, mentre per sport, tempo libero e politiche giovanili 265 mila euro. Al sociale sono state assegnate risorse per 2.268.000 mila euro, mentre 1.302.000 per istruzione e diritto allo studio e 1.113.000 euro per ordine pubblico e sicurezza; 522 mila euro per le attività culturali. Tra le spese incidono quelle per il personale che ammontano a 4.472.000.
Dando infine uno sguardo agli incassi di alcuni servizi erogati dal Comunale emerge, ad esempio, che la gestione dei parcheggi garantisce entrate per 250 mila euro a fronte di una spesa di 121 mila euro. Bene anche il servizio di lampade votive: 98.400 euro. Ma altri servizi e strutture sono, giocoforza, in passivo. Così per il mercato ittico che a fronte di 107 mila euro di entrate il Comune ne sborsa 150 mila. Lo stesso per l’asilo nido che costa alla collettività 188 mila euro per incassarne 150 mila euro. Stesso discorso per la mensa scolastica che prevede incassi per 410 mila euro ed uscite per 566 mila. L’utilizzo del Teatro e di alcune strutture pubbliche concesse di volta in volta a realtà associative locali per lo svolgimento di iniziative come incontri, mostre e così via pesa per 92 mila euro a fronte di 8 mila euro di incassi
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