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Il “grazie” della paziente ai sanitari del Murri, Grinta ricambia

FERMO - Il ringraziamento del direttore generale Ast, Roberto Grinta, a sanitari e alla paziente che ha ringraziato il personale dell'ospedale di Fermo
«La grande umanità e la indiscutibile professionalità del nostro personale ospedaliero e territoriale sono evidenti non solo all’atto della presa in cura di un paziente ma anche nell’arco di mesi o anni, durante la degenza e la cura, spesso lunghe e umanamente difficili da affrontare. Soprattutto in questi casi diventano essenziali qualità come la premura, le attenzioni medico-sanitarie ma anche quelle umane, l’empatia con cui si instaurano rapporti affettivi con i pazienti. Questo è il valore aggiunto di una sanità pubblica di alto livello come quella che possiamo vantare nel Fermano. E la lettera di una paziente, ricevuta dalla direzione dell’Ast di Fermo (che si riporta di seguito), ne è la prova provata. Non possiamo dunque non ringraziare la paziente per la sua toccante e allo stesso tempo rincuorante testimonianza, così come i nostri professionisti, in prima linea ogni giorno per offrire servizi efficienti e per abbattere qualsiasi barriera tra sanitari e pazienti». Queste le parole del direttore generale dell’Ast Fermo, dr. Roberto Grinta, a commento della lettera di una paziente recapitata in direzione Ast.
Di seguito la lettera della paziente riportata in una nota dell’azienda sanitaria fermana.
Gentile Dottor Grinta, non ho mai avuto il piacere di fare la sua conoscenza, mi auguro di poterlo fare in futuro e nel frattempo colgo l’occasione per augurarle di cuore un felice anno nuovo, che sia portatore di ogni bene. Le scrivo quando ormai siamo giunti alla fine di questo 2024, la fine di un anno porta un po’ chiunque a fare delle riflessioni e delle considerazioni rispetto a ciò che ci è accaduto, alle persone che abbiamo incontrato lungo il nostro cammino. Cercherò di non dilungarmi troppo, ma è doverosa una premessa rispetto alla mia personale esperienza.
Nel 2019 mi è stata diagnosticata la rettocolite ulcerosa, due volte ricoverata presso il reparto di Gastroenterologia, una equipe fantastica, attenta, sensibile, un colloquio costante, dopo vari tentativi quando oramai avevo perso ogni speranza riescono a trovare ciò che fino ad ora mi consente di vivere una vita più serena.
I miei complimenti vanno a tutto il reparto di Gastroentereologia, tutti i dottori dal primo all’ultimo, tutti gli infermieri che durante i due ricoveri mi hanno fatto sentire a casa. Ogni volta un sorriso, un incoraggiamento, insomma quasi fossero per me di famiglia, ad ogni cambio turno un saluto ed un tentativo sempre riuscito di strappare ai pazienti una risata.
Dal 2020 mi sottopongo alle infusioni del farmaco biologico. Che dire, qui è davvero una seconda famiglia, ogni volta vengo accolta da sorrisi che ti riempiono il cuore, che non ti fanno sentire una semplice paziente, ma una persona considerata a cui vengono rivolte innumerevoli attenzioni, sono talmente tanto sensibili le infermiere da percepire quando sono più dolorante o magari senza forze o anche addirittura dimagrita. E loro mi coprono con le coperte, vengono a controllare come va, scambiano una parola di conforto, insomma anche farmi mettere un ago cannula diventa un piacere. Ed ogni volta sapere che mi  sottopongo a questa terapia (equivale a) trovare loro a sostenermi e a darmi tanta forza. Da maggio un altro bel “regalino” di natura cronica, ho modo di conoscere la dottoressa Antonella Farina del reparto Reumatologia, complimenti anche a lei per l’attenzione che mi ha mostrato e soprattutto perché dopo tante visite precedenti riesce a capire di cosa si tratta e cioè fibromialgia. Sei mesi di dolori che non mi consentono di svolgere il mio lavoro né tantomeno le normali attività quotidiane più banali e semplici,(…)”. 
La paziente inoltre ringrazia il personale dell’ospedale Murri: “Esprimo tutta la mia gratitudine all’infermiera Nadia, di Terapia del Dolore, che al telefono con una spiccata sensibilità ed empatia percepisce tutto il mio disagio, il dolore e lo sconforto. 
Il dottor Enrico Maceratini attento a tutto ciò che mi provoca dolore, non lascia nulla al caso, mi prescrive approfondimenti da eseguire per escludere altre malattie di natura diversa; anche una terapia farmacologica per tenere sotto controllo i dolori. E’ rincuorante sapere che ci sono medici che si preoccupano per la nostra salute.  Perché ti fa sentire al sicuro, non sei solo con il tuo dolore ma ci sono persone meravigliose, dottori, medici ed infermieri che fanno la differenza, che con la loro competenza ed umanità sono al fianco (del paziente) per cercare di trovare il modo di farci stare meglio. Questa la mia personale esperienza, ci tenevo ad informarla e farle avere un parere da parte di una paziente che vi stima tanto e che è infinitamente grata. Concludo rinnovando a lei e allo staff tutto dell’Ospedale Murri i miei migliori auguri per il nuovo anno che verrà“.

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