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Romanella: «La Nefrologia del Murri è un reparto eccezionale. I cittadini devono saperlo»

FERMO - Dopo cinque giorni di ricovero, il consigliere comunale racconta: «La professionalità e le doti umane del direttore Garofalo, dei medici e degli infermieri non sono facili da trovare in altri ospedali. E fatevelo dire da una persona che purtroppo, per motivi di salute, di ospedali ne ha dovuti frequentare. Questa è gente che lavora con onestà e professionalità. I cittadini devono sapere: a volte cercano le cure fuori, altrove quando la soluzione ce l'hanno in casa».

«Arrivo da cinque giorni di ricovero all’ospedale Murri, nel reparto di Nefrologia e Dialisi. Un reparto di una professionalità eccezionale. Il direttore del reparto, Donato Garofalo, i medici e gli infermieri hanno un modo di curare i paziente incredibile. Dolci, amabili, chiamano i pazienti per nome, qualcosa di unico». E’ la testimonianza diretta del consigliere comunale di Fermo, Luciano Romanella.

«Ma sia chiaro, anche se a me sembra evidente, che qui non parlo minimamente da politico. Parlo da cittadino, da paziente. Nonostante i reni per me siano un problema serio, sono praticamente stato una settimana in albergo. Passatemi l’espressione sperando che renda l’idea di come sono stati accudito. Ho visto che trattano tutti come hanno trattato me, un reparto quando è pulitissimo lo è per tutti. Un’amorevolezza unica, di notte, se sei sveglio chiedono sempre se serve qualcosa. Anche la parte dedicata alla Dialisi è speciale. Questo reparto, come negli altri del Murri in cui sono stati ricoverato, è all’avanguardia e ho trovato una competenza, a partire da quella del primario, che pochi possono vantare. Abbiamo un servizio sanitario che nelle grandi città non hanno ma queste cose bisogna dirle, bisogna farle sapere per il bene del nostro territorio tutto. Come quando si manifestano gli aspetti che non vanno, è bene che si dica anche quando qualcosa funziona a meraviglia. La professionalità e le doti umane del direttore Garofalo, dei medici e degli infermieri non sono facili da trovare in altri ospedali. E fatevelo dire da una persona che purtroppo, per motivi di salute, di ospedali ne ha dovuti frequentare. Questa è gente che lavora con onestà e professionalità. I cittadini devono sapere: a volte cercano le cure fuori, altrove quando la soluzione ce l’hanno in casa».

a.l.


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