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“La ricchezza nascosta. Dal territorio di Fermo ai territori del mondo” i volumi di Aloe al centro San Rocco

FERMO -Incontro organizzato per giovedì 16 gennaio alle ore 21,15 dal Centro Culturale San Rocco, con la collaborazione dell'associazione Aloe che presenta i suoi due volumi

(clicca per ingrandire)

Giovedì 16 gennaio, presso il Centro culturale san Rocco, in piazza del Popolo a Fermo, alle ore 21,15, si parlerà dell’Associazione Missionaria Aloe con il suo fondatore  Franco Pignotti e con il giornalista Maurizio Blasi. Lo si farà  attraverso la presentazione del libro in due volumi che raccoglie lstoria dell’associazione con il titolo “La ricchezza nascosta. Dal territorio di Fermo ai territori del Mondo … e ritorno”, una storia che dura da 25 anni.

«Aloe è una realtà che – ricorda la professoressa Guglielmina Rogante – è nata da un’esperienza concreta e da un’idea. L’esperienza concreta è stata un fecondo periodo di volontariato che la famiglia Pignotti ha svolto in Africa e il conseguente contatto col mondo missionario, un mondo sconosciuto ai più o spesso confinato all’idea di evangelizzazione. L’idea è stata quella di stabilire un contatto di conoscenza e di sostegno tra il nostro territorio e il mondo missionario nei diversi continenti: insomma fare missione dai nostri luoghi, farsi Chiesa in uscita verso le realtà più lontane e più diverse. Sono nate così  le “Lettere di collegamento”, che il libro raccoglie, tra il nostro piccolo mondo, opulento e troppo spesso inconsapevole, e le realtà missionarie sparse nei territori più poveri e dimenticati del globo. I due volumi che vengono presentati raccolgono tutte le “Lettere di collegamento” con i missionari del Fermano, dal 1999 al 2023. Fili che raccontano storie, spesso eroiche, di tanti missionari e di missioni in terre difficili, in situazioni ostili e spesso pericolose. I volumi divengono così racconti che di volta in volta ci introducono in  luoghi dove i diritti che per noi sono scontati, il nutrirsi per vivere, avere una casa, la scuola, le cure mediche, il lavoro, sono conquiste difficili e, se raggiunte, sono precarie. Storie e personaggi che risvegliano un nostro sopito cristianesimo e il suo fondante comandamento: la solidarietà. Nella lettura dei due volumi ci conquistano le storie di chi ha deciso di interrompere una normalità di lavoro e di famiglia per aprire una falegnameria in un villaggio del Camerun, o per incontrare e dare una casa ai ragazzi di Manaus che vivono sotto i ponti, o di chi parte per riattivare un caseificio in uno sperduto paese della Siria collaborando così a frenare la diaspora degli abitanti, di chi lavora sodo in Colombia per avviare i giovani a coltivazioni alternative alla coca e rischia le vendette dei trafficanti. Infine l’eroismo di chi, come Lucidio Ceci di Montegiorgio, figura di altissimo significato, che, in un territorio dimenticato del Bangladesh, riattiva e segue personalmente innumeri scuole dimenticate dallo Stato per alfabetizzare e dare un futuro ai bambini di etnie isolate tra le montagne, con tenori di vita ridotti al minimo, e che per loro scrive testi scolastici e racconti. Sono volumi questi di Aloe che, con la cruda verità dei racconti, incrinano questo nostro mondo cristallizzato nel benessere, nei diritti assicurati, nella negazione delle sofferenti periferie del mondo e aprono occasioni di nostra autentica evangelizzazione».

 


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