di Maikol Di Stefano
Il consiglio comunale di Porto Sant’Elpidio pronto ad andare in scena senza opposizione nei banchi di minoranza, esclusa Forza Italia. «È completamente inutile e forse pure grottesco chiedere collaborazione e spirito costruttivo all’opposizione, appellandosi, un tanto al chilo, al fin troppo vituperato senso di responsabilità e a quello di attaccamento alla nostra comunità, quando, su tematiche importantissime e rilevantissime come il Documento Unico di Programmazione 2025/27 o il Bilancio Preventivo 2025, atti amministrativi di indirizzo e programmazione centrali ed essenziali nella vita di un ente locale, la maggioranza che gestisce la vita della nostra città, legittimamente e doverosamente, visti i risultati elettorali del 2023, si comporta come siamo stati nostro malgrado costretti a sperimentare in tutti questi mesi nelle Commissioni e nei Consigli Comunali e, in particolare, in occasione della predisposizione e nella illustrazione dell’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale previsto per oggi, 10 gennaio 2025». Così recita il testo redatto e firmato dai consiglieri Pierpaolo Lattanzi, Annalinda Pasquali, Daniele Stacchietti e dai due ex candidati al ruolo di sindaco Paolo Petrini e Gianvittorio Battilà. “«Presentare e “spiegare” la ponderosa e articolata documentazione a supporto di quegli atti, oltre 300 pagine di dati, relazioni e prospetti quantitativi, con “ben” 3 giorni di anticipo, ovvero nella commissione programmazione, bilancio e sviluppo economico tenutasi nel tardo pomeriggio di martedì 7 gennaio, e pretendere che i consiglieri possano dirsi adeguatamente informati e consapevoli di esprimere le proprie riflessioni e le proprie eventuali proposte, oltre che, naturalmente, il proprio voto, è naturalmente pura utopia e indice di totale spregio per il ruolo e la funzione del Consiglio e dei suoi membri. In questo modo i consiglieri, tutti, non solo quelli della minoranza, vengono trattati alla stregua di semplici burattini o scimmiette ammaestrate, chiamati ad alzare la propria mano al semplice cenno del loro istruttore, senza capire, conoscere o solo sapere cosa viene proposto: francamente uno spettacolo avvilente e mortificante, soprattutto per chi ha ancora la voglia e la determinazione di ricoprire il proprio incarico con coscienza e spirito di servizio».
Un comportamento ritenuto offensivo dalla minoranza, quello di Ciarpella e di tutta la sua squadra. Un modus operandi, stando alle parole dell’opposizione, fatto appositamente per arrecare danno al loro lavoro di consiglieri.
«È fin troppo chiaro che la maggioranza abbia tutto l’interesse e non voglia in alcun modo “essere disturbata” mentre decide e gestisce i (tanti) soldi di tutti noi e, in buon sostanza, non fa neanche molto per nasconderlo! Se ci trovassimo – continuano i consiglieri firmatari della nota – in un ambito societario, dato che parliamo di bilanci e di programmi di spesa, è come se il socio di maggioranza facesse del tutto per occultare e nascondere a quello di minoranza, magari anche un pò rompiscatole ma legittimato per legge ad occupare ed esercitare il proprio ruolo di controllo, dove sono
e soprattutto dove vanno a finire i soldi dell’azienda (i recenti esempi su faraonici eventi asseritamente culturali o i contributi più o meno trasparenti e più o meno giustificati ne sono solo un piccolissimo ma indicativo segnale…) come qualcuno sarcasticamente commentava, “in tanti anni di opposizione alle amministrazioni precedenti, neppure il Pd si è mai spinto a fare una roba del genere!” Temiamo proprio che, alla fine, si finisca con l’affermazione: “adesso ci siamo noi e facciamo così, poi si vedrà”, invece di provare a cambiare per migliorare e migliorarsi. Questa sera, in Consiglio Comunale, anche se non cambierà nulla e non potremo in alcun modo impedire niente, noi non ci saremo: facciano pure da soli».
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