servizio di Roberto Cruciani
Un autentico scrigno di bellezza da oltre 4mila metri quadrati che tornerà a splendere rientrando nel grande piano dell’edilizia scolastica. Parliamo di Palazzo Sacconi, già sede dell’Ipsia nel cuore del centro storico di Fermo, che verrà recuperato riportando alla luce anche uno splendore nascosto che sorprende coloro che si avventurano per la prima volta tra i suoi corridoi, le volte e i bassorilievi.
A presentare l’iniziativa del recupero è stato, stamattina, il commissario alla ricostruzione Guido Castelli che si è complimentato con il sindaco Paolo Calcinaro: «Ha avuto grande lungimiranza, grazie alla quale il recupero di Palazzo Sacconi è stato inserito nel grande piano per l’edilizia scolastica. Al momento sul piatto ci sono 5milioni di euro ma si tratta di una somma indicativa perché è in corso la progettazione che dirà nello specifico le necessità per il completamento dell’opera. La possibilità di aggiungere risorse è ben quadrata e solida perché l’intervento diventa prioritario per la didattica e la crescita proprio della città. Cosa andrà ad ospitare al termine dei lavori? Si sta lavorando in questo senso e le valutazioni sono in corso ma sarà qualcosa che sarà attrattivo». Nello specifico non va Castelli che ha fatto il suo sopralluogo insieme all’ingegner Trovarelli dell’Usr e il sindaco Paolo Calcinaro. Ma si sa già che ospiterà l’Università che, con Palazzo Sacconi, andrà a completare un triangolo dello studio accademico insieme a via Brunforte e all’ex Fontevecchia.
«Per questo – sottolinea Calcinaro – vanno trovati accordi sia con Euf con Erdis in futuro». Ma proprio i grandi spazi di Palazzo Sacconi aprono anche le prospettive per spazi residenziali riservati proprio agli universitari, problematica molto a cuore allo stesso Castelli.
«Proprio discutendo di rigenerazione stiamo ragionando sul fatto di dare la possibilità ai ragazzi di rimanere a studiare nei propri territorio, nelle Marche. Dare quindi spazi e alternative a loro nelle nostre città è un fattore fondamentale anche andando incontro alle esigenze delle famiglie che investono molto per mandare i propri figli fuori sede per i loro studi».
Evidente la soddisfazione del primo cittadino anche quando si parla dello snellimento delle procedure in merito all’opera. «L’attività commissariale è stata molto attenta alle esigenze delle realtà comunali che sono oberate di lavoro soprattutto in merito al Pnrr e alla normale routine dei lavori pubblici. Grazie infatti ad un grande accordo quadro hanno saputo snellire la burocrazia, permettendo ai Comuni di andare ad individuare subito progettista e ditte che eseguiranno le opere ma anche permettendo a queste di dialogare tra loro. Tutto questo consente di accelerare i tempi della burocrazia e passare a modalità molto più celeri alla realizzazione dell’opera». E da una delle terrazze di Palazzo Sacconi sono ben evidenti i lavori al vicino Liceo Classico che dovrebbero concludersi nel corso dell’estate per poi prendere il via quelli del vicino Auditorium San Martino, per un piano di recupero degli edifici di Fermo che, a detta dell’amministrazione, viaggia spedito.
Ma la giornata fermana di Castelli, che proprio nelle ultime ore ha incassato la conferma nel ruolo di Commissario alla ricostruzione anche per il 2025, non si è fermata qui. Dopo Palazzo Sacconi, il passaggio alla Fattoria Sociale Montepacini dove ha potuto toccare con mano e conoscere l’attività che l’azienda svolge con i ragazzi. Proprio con l’occasione il sindaco Paolo Calcinaro ha confermato lo stanziamento di 80mila euro per il recupero dell’antico forno danneggiato (attualmente ne è in uso uno provvisorio) che tornerà dunque utile per le attività di trasformazione dei prodotti dell’azienda ma anche per l’attività ricettiva che la Fattoria Sociale porta avanti con i ragazzi. I fondi arriveranno dal Comune con una variazione di bilancio. Ma la visita di Castelli è stata anche finalizzata a valutare se l’opera potrà essere inserita nel calderone della ricostruzione.
Al termine della visita il Commissario, congratulandosi per l’organizzazione e la gestione della Fattoria ha preso in considerazione la «possibilità di poter sostenere interventi allo scopo di agevolare la ristrutturabilità e la funzionalità dell’antico forno annesso, lesionato dal sisma, proprio per le importanti e preziose finalità sociali che svolge in quanto, soprattutto per il ristorante, sarebbe un supporto fondamentale nelle fasi di panificazione e realizzazione dei prodotti da forno. Sono stato particolarmente lieto di questa visita e di aver conosciuto una realtà bella e coinvolgente come questa».
«La Fattoria Sociale Montepacini dal 2012 è uno dei pochi progetti realizzati su terreni di proprietà pubblica, che vede nella collaborazione tra diversi soggetti il proprio punto di forza fra cui il Comune di Fermo, condividendo con famiglie, educatori e volontari una visione che sa legare insieme solidarietà e sostenibilità – ha detto il sindaco Paolo Calcinaro. Poter recuperare e rimettere a nuovo il forno a legna danneggiato dal sisma sarebbe un bellissimo risultato e sono lieto dell’interessamento del Commissario Castelli».
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