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Giunta Vesprini nel mirino del Pd. Loira: «L’opposizione vigila su tutti gli atti. Per amministrare bisogna essere liberi»

PORTO SAN GIORGIO - Giro di boa per l'Amministrazione Vesprini, ma anche per la minoranza, tutta  a trazione Pd, che, a distanza di una settimana dalla conferenza stampa della giunta, ha messo sotto esame il lavoro fatto dalla coalizione di centrodestra in oltre 24 mesi, accedendo subito i riflettori su due questioni politiche, ma anche annunciando alcune novità che riguardano proprio i dem. E' il capogruppo Nicola Loira a parlare per primo, a nome del gruppo e del circolo Pd di Porto San Giorgio. Al suo fianco i consiglieri e parte del direttivo.

di Sandro Renzi

Giro di boa per l’Amministrazione Vesprini, ma anche per la minoranza, tutta  a trazione Pd, che, a distanza di una settimana dalla conferenza stampa della giunta, ha messo sotto esame il lavoro fatto dalla coalizione di centrodestra in oltre 24 mesi, accedendo subito i riflettori su due questioni politiche, ma anche annunciando alcune novità che riguardano proprio i dem. E’ il capogruppo Nicola Loira a parlare per primo, a nome del gruppo e del circolo Pd di Porto San Giorgio. Al suo fianco i consiglieri e parte del direttivo. Una lunga disamina di quello che non va in città partendo, come detto, dalla politica. «E’ caduto definitivamente il velo del civismo -esordisce l’ex sindaco Loira alla luce di alcuni “movimenti” che hanno interessato la maggioranza- giù anche la finzione che aveva nel 2022 dato vita ad una coalizione senza simboli di partito a sostegno di Vesprini. E chi era civico nella maggioranza ora sente la necessità di passare ad un partito. Questa, a tutti gli effetti, è una Amministrazione di centrodestra».

L’altro «inganno politico», così lo definisce ancora Loira, è su chi sia l’effettivo sindaco di Porto San Giorgio. «Ormai è evidente, è Fabio Senzacqua, che prende la scena su qualsiasi tavolo, sconfina nelle competenze dei colleghi di giunta, poco conosciuti a dire il vero dai cittadini, visto che il vicesindaco fa tutto: dai lavori pubblici al commercio, dal turismo alla sicurezza, qualsiasi argomento è di competenza del vicesindaco che ha pure la rappresentanza dell’ente rispondendo in Consiglio comunale ai nostri quesiti ed ha libertà di dire qualunque cosa. Qualcuno, però, dovrebbe ricordare a Vesprini che è lui il sindaco, e non solo di chi lo ha votato»  prosegue Loira puntando ancora l’indice verso Fabio Senzacqua. «Non prendo certo lezione da lui e nessuno del mio gruppo lo fa, tantomeno di legalità -continua Loira- sarà poi la storia a giudicare la mia esperienza amministrativa non certo chi di questa storia non ha fatto parte. Personalmente credo di aver cambiato molte cose in dieci anni da sindaco, insieme, peraltro, all’assessore Vesprini. Questa commistione di ruoli tra sindaco e vice e la poca trasparenza di adesso si stanno invece riverberando nella stessa macchina comunale che cambia in continuazione e riflette una non serenità». Il Pd, ci tengono a ribadirlo, non è ossessionato dalla figura del vicesindaco. «Per fare politica e per occuparsi della città bisogna essere uomini liberi -chiarisce ancora Loira- chi non lo è, non può assumere ruoli istituzionali, fare politica sì, ma governare una città proprio no».

Politica, ma anche metodo. «Dopo due anni e mezzo questa Amministrazione continuare a dare la colpa alla passata, un comportamento puerile e segno di debolezza, sentire la necessità di rivolgere il proprio pensiero e la critica a chi li ha preceduti francamente non è più sostenibile. La conseguenza di tutto ciò? Troppe questioni restano ferme al palo. Si portano avanti le progettualità lasciate in eredità, si amministrano i soldi intercettati dalla passata Amministrazione ma non si ha una visione del futuro di questa città». Così Loira scende sul piano delle questioni amministrative. «Un esempio? Quello che sta accadendo per l’ex cinema Excelsior. Non basta scrivere alla proprietà sollecitando la firma della convenzione, così come non basta nascondersi dietro alla querelle giudiziaria col Marina. In bilancio sono stati messi solo 150 mila euro per governare le transizione se la concessione del porto verrà revocata. Ebbene, se il concessionario porta via tutte le opere amovibili, come nel suo diritto, in gioco ci saranno milioni di euro per gestire la struttura anche provvisoriamente». Porto, ex cinema e non solo.

«Piazza Mentana, ne vogliamo parlare? -prosegue Loira- Abbiamo lasciato un progetto esecutivo appaltato, l’impresa si è tirata indietro per i noti problemi post pandemia, bastava però solo rivedere i prezzi e ripartire. Dopo due anni e mezzo ancora il nulla per quella piazza. Legittimamente è stato revocato il project financing sulla pubblica illuminazione. Noi abbiamo detto: va bene a patto che sappiate cosa fare. Ci hanno risposto che si sta facendo uno studio ed intanto circa 100 mila euro all’anno vanno al manutentore per interventi straordinari sull’impianto ed il tempo passa. Abbiamo sempre criticato il fatto che questa Amministrazione agisse senza avere una strada, insegue i finanziamenti che riesce ad intercettare di volta in volta. Però le risorse vanno spese con giudizio e criterio: come si può pensare di mettere un tappeto d’erba finta in viale Cavallotti, oppure, nel caso del progetto di rifacimento del lungomare, che peraltro non ci piace,  alcune scelte fatte sono incomprensibili. Ci sono anche discrepanze importanti che andranno valutate e di cui chiederemo conto. C’è confusione, insomma, una china pericolosa quella presa dall’attuale Amministrazione; ma noi siamo qui, ci documentiamo, il nostro controllo lo faremo fino in fondo, anche se non ci piace fare politica con gli esposti, la battaglia la faremo nell’aula del Consiglio e non in Procura, pretendiamo trasparenza. Non a caso abbiamo chiesto l’elenco di tutti gli affidamenti fatti in questi anni per confrontarli con le cospicue sponsorizzazioni che l’Amministrazione riceve. Siamo consiglieri che controllano e vorremmo essere coinvolti sulle questioni più importanti, a partire dal Prg».

E’ poi la volta dei consiglieri dem. Per Catia Ciabattoni «la narrazione che fa Vesprini di questa Amministrazione e del suo lavoro esula dalla realtà. C’è troppa confusione e non hanno alcuna prospettiva, si naviga a vista. In Consiglio solleviamo problemi in maniera dettagliata, ma nessuno ci risponde. Rivendichiamo la nostra presenza e non faremo passare assolutamente nulla senza un controllo. Pretendiamo rispetto. Inizieremo a riaprire anche noi dei canali con le associazioni e i quartieri per riallacciare dei rapporti che si sono sfilacciati. E sul lungomare? Ci sono difformità, si potrà collaudare l’opera alla fine?» Trasparenza e rispetto solo le parole d’ordine del Pd. Così Elisabetta Baldassarri. «I consiglieri di opposizione vengono sempre documentati in aula, ma nella stragrande maggioranza dei casi o non ci viene data risposta o si rimpalla la responsabilità alla passata Amministrazione. Una parte della città ha iniziato a contattarci, a dare la disponibilità a collaborare, l’intento del Pd è quello di recuperare quella parte di città che ha voglia di impegnarsi e ne fanno parte persone, pure giovani, che vogliono impegnarsi». Sulle stessa scia il consigliere Christian De Luna. «Svilente essere consiglieri comunali, di minoranza, in questo periodo ed in questa città. Nessuna considerazione per noi, solo critiche all’operato di chi li ha preceduti. Porto San Giorgio merita una alternativa». A dire la sua pure Emiliano Agostini, da poco entrato nel Pd. «Il mio percorso nasce nella lista Bene Comune dove rappresentavo Articolo Uno. Poi il partito è confluito nel Pd, quindi ho aderito anche io coerentemente al partito democratico. Certo, con questa Amministrazione non riusciamo ad interagire. Oggi si sancisce la fine del civismo, ma questa giunta non è stata mai civica». Il segretario dem, Michele Amurri, accende i riflettori sul turismo ed annuncia l’avvio di tavoli tematici aperti ai cittadini. Il primo sarà proprio sulle politiche turistiche. «Stiamo vivendo un momento imbarazzante in città, ed ho difficoltà a rispondere quando mi viene chiesto per quale motivo il vicesindaco amministri al posto del primo cittadino -dice Amurri- stiamo perdendo competitività, solo interventi spot e tante questioni nebbiose sul turismo. Il Pd sente il dovere di gettare le basi per il futuro e inizieremo ad organizzare i primi tavoli, partendo dal turismo». A dare mano forte su questo argomento ci pensa ancora Loira. «Si postano i selfie insieme ma poi ci si scanna a chi riempie di più la piazza, questa non è politica turistica. Cosa resta in città dei vari eventi non è dato sapere. La politica turistica è fallimentare, solo una riproposizione di eventi. Anche da qui ripartiamo convinti della necessità di aprire un confronto oltre il territorio comunale».


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