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La morsa della crisi abitativa colpisce il Fermano: i sindaci tentano di porre un freno. Ecco le misure al vaglio della politica

EMERGENZA anche a Montegranaro dove cresce la difficoltà a trovare gli appartamenti in locazione per la fascia che va da 80 a 110 metri quadrati. L'amministrazione sangiorgese sta valutando di introdurre sgravi fiscali per chi affitta immobili a lungo periodo e nuove aree per il residenziale pubblico a prezzi calmierati

 

di Alessandro Luzi

L’emergenza abitativa nel Fermano inizia a farsi sentire. In particolare sta colpendo il litorale, ma anche Montegranaro non è esente dal problema. Considerate le criticità, alcuni sindaci hanno iniziato ad adottare delle misure per contrastare il fenomeno. Sia a Fermo che a Porto Sant’Elpidio le amministrazioni hanno messo in campo una serie di provvedimenti per il 2025 con l’obiettivo di arginare la crisi abitativa.

Per quanto riguarda il capoluogo di Provincia, si parla di circa 200 nuclei familiari in cerca di una sistemazione. Il sindaco Paolo Calcinaro ha spiegato che «ad oggi sono 47 le case popolari assegnate, si arriverà a 63 entro fine gennaio». Numeri decisamente inferiori rispetto alle richieste. Allora che fare? L’amministrazione, in collaborazione con l’Ambito Sociale Territoriale, ha elaborato due progetti per tentare di far fronte all’emergenza. Il primo consente la coabitazione di tre persone in un appartamento di via Graffigna. L’altro invece è incentrato sul recupero dell’ex Fontevecchia. Nel primo caso «saranno selezionate tre persone e poi verranno collocate nell’appartamento a seguito del parere dei servizi sociali» ha precisato l’assessore ai Servizi sociali, Mirco Giampieri. La riqualificazione dell’ex Fontevecchia «avverrà grazie al bando di housing first del Pnrr. In questo modo riusciremo a garantire un appartamento per sei persone» ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici, Ingrid Luciani. Intanto l’Ambito Territoriale si è detto pronto a lavorare per creare un fondo perequativo per la garanzia degli affitti.

A Porto Sant’Elpidio, invece, sulla lista dell’amministrazione c’è stop all’Imu per chi affitta a lungo termine le abitazioni di proprietà. La misura è contenuta nel bilancio di previsione che venerdì ha ricevuto il via libera del Consiglio comunale. «Il provvedimento servirà ad incentivare i proprietari a mettere a disposizione gli immobili e a stipulare contratti duraturi – ha affermato il sindaco, Massimiliano Ciarpella -. L’emergenza abitativa è un problema serio, le famiglie fanno sempre più fatica a trovare soluzioni per vivere a Porto Sant’Elpidio, c’è tanta domanda e pochissima offerta. Daremo un contributo pari alla quota annua Imu per l’immobile affittato, per i contratti a canone concordato sottoscritti nel 2025 con una durata di almeno tre anni. Nei prossimi giorni forniremo tutti i dettagli sulla procedura per presentare la domanda». Novità che dovrebbero arrivare a margine del Consiglio comunale. Intanto la Giunta ha previsto in bilancio un fondo di 15mila euro per la copertura dei costi. I contributi saranno concessi ai nuovi contratti d’affitto sottoscritti nel 2025. Questi dovranno essere a canone concordato per un periodo di tempo di 3 anni più 2 o di 4 anni più 4.

L’emergenza abitativa tocca anche Porto San Giorgio. «La problematica riguarda il mercato delle seconde case – ha affermato il sindaco Valerio Vesprini -. Queste vengono affittate d’estate. Tanti non vogliono privarsi di questa opportunità. Stiamo studiando degli sgravi o delle esenzioni per chi affitta gli immobili per più anni. Accanto servono politiche di lungo periodo. Infatti stiamo valutando delle aree cittadine destinate al residenziale pubblico, con vendite a prezzi calmierati. Servirà per avvantaggiare giovani coppie o soggetti che non possono spendere cifre alte».

C’è poi il caso di Montegranaro, dove cresce la difficoltà a trovare gli appartamenti in locazione per la fascia che va da 80 a 110 metri quadrati. A renderlo noto è il primo cittadino Endrio Ubaldi: «In città ci sono tanti appartamenti grandi. Purtroppo il mercato immobiliare ha avuto un crollo per quanto riguarda gli appartamenti vecchi. A Montegranaro abbiamo c’è un sovrannumero di immobili quindi il mercato è favorevole per chi vuole acquistare ma è pressoché impossibile per le locazioni di medie o piccole dimensioni. Dunque le difficoltà per la nostra città riguarda soprattutto le famiglie. Viceversa il prezzo è molto basso per l’acquisto di immobili di qualche decennio fa».


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