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L’opposizione diserta il Consiglio. Bordate dalla maggioranza: «Indecoroso»

PORTO SANT'ELPIDIO - Consiglio comunale con i banchi della minoranza deserti per protesta sui tempi di consegna degli atti. Critiche dai consiglieri di maggioranza

È andato in scena in un clima surreale il consiglio comunale a Porto Sant’Elpidio. Deserti i banchi della minoranza, così come annunciato nel pomeriggio di ieri, in segno di protesta per il modus operandi dell’amministrazione. Un’accusa rigettata subito al mittente dal sindaco Ciarpella e da tutta la sua squadra. Due prese di posizioni forti, da una parte quella della minoranza in blocco con Partito Democratico, Forza Italia e Laboratorio Civico, di non entrare in assise e non votare il Dup 2025/2027 e la previsione di bilancio 2025 in quanto non messi in condizione, dal loro punto di vista, di studiare e prepararsi in tempo. Questo perché la commissione di riferimento è stata convocata lo scorso 7 gennaio, solo tre giorni prima del consiglio. Dall’altra la fermezza di sindaco e giunta di andare lo stesso in consiglio, non rinviare nulla e votare, punto per punto, quanto previsto.

Questo perché, stando alla spiegazione della maggioranza, se la commissione è stata si convocata lo scorso 7 gennaio, i documenti sono stati però consegnati prima di Natale,  22 giorni prima del consiglio. Così sono stati principalmente i volti di FdI ad attaccare i colleghi consiglieri assenti.

«Fare il consigliere comunale, che sia di maggioranza o di minoranza, è un onore ma anche un impegno importante e costante. Sottrarsi al confronto e disertare il consiglio comunale con motivi pretestuosi e infondati è segno di impreparazione inadeguatezza amministrative al ruolo e assoluta mancanza di rispetto nei confronti della città tutta». È il pensiero del vicepresidente della provincia di Fermo e consigliere di maggioranza, Giorgio Marcotulli. Parole a cui hanno fatto eco quelle di Gioia Di Ridolfo: «I colleghi dell’opposizione hanno inscenato uno spettacolo indecoroso. Lo reputo tale perché siamo tutti chiamato a ricoprire questo ruolo, non perché qualcuno ce lo ha imposto, ma perché lo abbiamo scelto in primis noi candidandoci. Questo mettendoci a disposizione di una collettività, che poi ci ha chiamato a rispondere a delle esigenze. Gli stessi cittadini, che hanno creduto e quindi ci hanno votati come consiglieri tutti, meritano senza ombra di dubbio sempre la nostra preparazione e la nostra presenza».

Maikol Di Stefano

Dup e Bilancio di previsione, le tempistiche della discordia: l’opposizione diserta il consiglio

 


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