Soffri di dolori o gonfiori addominali e il medico ti ha diagnosticato una sindrome da colon irritabile? Hai sentito parlare dei benefici dell’osteopatia su questa problematica e vorresti avere delle informazioni in più per capire come il trattamento osteopatico possa intervenire su questa sindrome? Ecco un’intervista al dott. Stefano Del Gatto per scoprire come l’osteopatia risulti essere una valida opzione per ridurre la sintomatologia di tale malattia e migliorare la tua qualità di vita.
Sindrome del colon irritabile: come si presenta e come riconoscerla
La sindrome del colon irritabile (IBS) è una delle patologie intestinali più comuni e colpisce fino al 20% della popolazione mondiale, principalmente donne sotto i 50 anni, con un picco tra i 20 e i 50 anni. È stato riscontrato che l’IBS può essere scatenata da una combinazione di più fattori, alcuni di ordine psico-sociale ed emotivo come stress fisico o psichico, altri di carattere biologico, tra cui le alterazioni ormonali, alterazioni della flora batterica o malattie infettive del tratto gastrointestinale.
In genere, la sindrome del colon irritabile è caratterizzata da dolore addominale associato ad un’alterazione della funzione intestinale. Possono essere anche presenti altri sintomi come il gonfiore o distensione all’addome, evacuazione difficoltosa (che richiede una spinta eccessiva e/o che si accompagna a una sensazione di urgenza e/o di svuotamento incompleto), dissenteria e/o stitichezza, muco nelle feci, emicrania, cistite.
Per tale problematica non esiste un test diagnostico specifico: la diagnosi è essenzialmente clinica e viene effettuata sulla base di un’accurata visita gastroenterologica.
Come si inserisce l’osteopatia nel trattamento della sindrome del colon irritabile?
È necessario innanzitutto procedere ad una valutazione osteopatica, che viene eseguita in occasione della prima visita dall’osteopata, per poter trovare il trattamento più adeguato alla condizione del paziente. Durante questa valutazione, l’osteopata esegue una serie di test, quali la palpazione e la percussione, necessari ad escludere che ci siano condizioni cliniche che richiedano l’intervento medico. In assenza di condizioni cliniche, l’osteopata potrà offrire un valido apporto nella gestione della sindrome del colon irritabile, in quanto attraverso la combinazione delle diverse tecniche viscerali, fasciali e strutturali può lavorare per migliorare il quadro sintomatologico e offrire benefici anche nel lungo periodo.
Le tecniche di manipolazione viscerale consistono in leggere pressioni non invasive a carico dei tessuti dove sono state riscontrate delle restrizioni di movimento, ad esempio sulle fasce che avvolgono gli organi, e aiutano a ripristinare il drenaggio linfatico e venoso per aiutare la corretta motilità intestinale, a riequilibrare il sistema nervoso autonomo del colon e a ridurre i sintomi, quali il dolore e il gonfiore. Se necessario, si eseguono anche tecniche di mobilizzazione delle ossa del bacino o delle vertebre lombari, da cui partono le connessioni nervose con i visceri. Ovviamente ogni paziente è diverso da un altro e va valutato e trattato, tenendo conto dei dati emersi in occasione dell’anamnesi e dei test di valutazione.
Se, quindi, soffri di sindrome del colon irritabile, valuta di sottoporti a una valutazione osteopatica per capire se e come il trattamento osteopatico possa migliorare la tua sintomatologia dolorosa e la tua qualità di vita.
Il dottor Stefano Del Gatto, laureato in Fisioterapia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e diplomato in Osteopatia presso l’International College of Osteopathic Manual Medicine di Roma, visita al centro Rialab di Montegiorgio, in via Faleriense Est n. 33.
Per info e prenotazioni: 0734 962683 – 335 485249, www.rialab.it o seguire le pagine social (Facebook, Instagram, LinkedIn e Tik Tok)
(Spazio promoredazionale)
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