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Ast Fermo, pronto l’atto aziendale. Ecco le linee guida della sanità

SANITA' - Dall'azienda sanitaria fermana spiegano che «la ridefinizione della rete assistenziale è stata incentrata sull'importanza degli operatori sanitari partendo proprio dal valore che il personale dell'Ast riveste per l'azienda nel delineare un percorso incentrato sui reali fabbisogni del territorio».
di redazione CF
L’Atto aziendale dell’Ast Fermo è pronto. Seguendo le indicazioni impartite dalla Regione Marche, l’Azienda sanitaria territoriale di Fermo ha voluto dare, nella redazione del suo atto aziendale, una nuova visione alla sanità pubblica del Fermano, sia in ambito ospedaliero che territoriale.
«La ridefinizione della rete assistenziale – fanno sapere, con una nota, dall’Ast di Fermo – è stata incentrata sull’importanza degli operatori sanitari partendo proprio dal valore che il personale dell’Ast riveste per l’azienda nel delineare un percorso incentrato sui reali fabbisogni del territorio.
Evidente l’importanza che i due nuovi ospedali, quello di Amandola e quello di Campiglione di Fermo, rivestono nella riorganizzazione dell’offerta sanitaria e assistenziale, un punto di svolta per rafforzare la presenza della sanità fermana nelle reti cliniche, dal Dipartimento Medico, Chirurgico e Materno-Infantile a quello dell’Emergenza Urgenza, sulla scia dei percorsi individuati dalla Regione Marche. In quest’assetto riveste un ruolo di prim’ordine, su input della Regione Marche, anche il Dipartimento di Prevenzione della Salute Umana ed Animale, per scongiurare la trasmissione di patologie da animale a uomo».
Un’attenzione particolare, sempre secondo l’azienda sanitaria fermana, è stata riposta sul Dipartimento di Salute mentale-Dipendenze patologiche, tenendo conto anche delle nuove patologie e conseguenti disagi, un ambito su cui la Regione continua a investire nella convinzione che una virtuosa politica assistenziale sul territorio si costruisce con buone politiche di prevenzione.
«Una parola cardine dell’atto aziendale è sicuramente “territorio”, attore protagonista non solo nel percorso sinergico con gli ospedali ma anche in quello con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta che, attraverso le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT), dalle Case di Comunità agli Ospedali di Comunità, potranno e dovranno garantire il Chronical Care Model (CCM), modello assistenziale che va incontro alle esigenze del paziente con patologie croniche attraverso l’implementazione di servizi sul territorio.
Attenzione è stata riposta anche ai fabbisogni della residenzialità che, con differenti livelli di intensità/complessità dei casi, risponderà alle esigenze della collettività, così come doveroso riguardo è stato dato alla componente amministrativa e a tutte le professioni sanitarie. Sicuramente molto utili i confronti e le indicazioni fornite dai sindaci dei Comuni del Fermano, dalle sigle sindacali, dagli Ordini professionali, dalle associazioni di categoria e del volontariato. In tale contesto, la Conferenza dei Sindaci rappresenta sicuramente un momento apicale nel processo di condivisione territoriale dell’atto aziendale, documento cardine dell’azienda sanitaria fermana».

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