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Chiusura centro del riuso. Annalinda Pasquali (Pd) chiede chiarezza alla maggioranza

PORTO SANT'ELPIDIO - «Balestrieri con le sue dichiarazioni sul Centro del riuso dimostra di non conoscerlo. Se avesse aperto in Comune le cartelline che lo riguardano, avrebbe visto elenchi di beni registrati in entrata e in uscita. Resto in attesa di novità sul futuro Centro, visto che le linee guida sono diventate regolamento, senza che nulla di nuovo sia stato apportato al suo funzionamento e che la registrazione di ogni oggetto in entrata e in uscita è sempre stata necessaria»

Annalinda Pasquali

«Dalle dichiarazioni del vicesindaco apprendo che la colpa del bando deserto per la gestione del Centro del riuso sarebbe la mia. Cioè, l’amministrazione pubblica un bando, che va deserto, e Balestrieri dichiara a mezzo stampa che è una mia sconfitta. Balestrieri prenda atto che da marzo ad ora le sue azioni e proposte per il Centro sono state fallimentari. Fin dal Consiglio Comunale del 29 aprile scorso, in cui è stato portato il regolamento, ho dichiarato che un futuro bando non avrebbe riscosso interesse dalle associazioni, come dimostratosi, visto che il Centro si è ulteriormente ingessato col regolamento regionale, perché non valorizza l’accoglienza e la distribuzione dei beni conferiti. E la differenza di soli tre articoli tra linee guida e il regolamento non giustifica, lo ripeto, la chiusura del Riuso».

La consigliera di opposizione Annalinda Pasquali interviene così sulla questione del Centro del Riuso che sta tenendo banco a Porto Sant’Elpidio e contrattacca la maggioranza dopo le dichiarazioni degli ultimi giorni.

«Nel nuovo bando per l’igiene urbana avevamo proposto il rifacimento dell’Ecocentro: perché potesse confluirvi anche il Centro del riuso e così lo stesso personale che si sarebbe occupato del conferimento dei rifiuti si sarebbe potuto occupare della valutazione degli oggetti a cui ridare nuova vita, in modo circolare, ma Fratelli d’Italia ha stralciato questa parte – ricorda l’esponente del Pd – Marcotulli intervenne in Consiglio dichiarando che l’aggiudicatario del bando avrebbe avuto troppi oneri. Fin da subito è stato palese che il tema del Riuso non rientrasse negli obiettivi di questa amministrazione».


«Infine – conclude la Pasquali – apprendiamo dall’Assessora all’ambiente che un’associazione si è fatta avanti per gestire il Riuso e l’ufficio sta valutando le sue credenziali. Poiché questa avrà accesso anche a tutti i materiali della Protezione civile che si trovano ricoverati in quegli spazi, credo che ogni valutazione debba essere fatta nel conferimento dell’incarico, perché tutto quanto in uso dalla protezione civile rimanga in ordine ed efficiente e la nuova associazione non crei intralcio, anzi, collabori efficacemente per il suo ruolo con le Associazioni di Protezione civile cittadina lì presenti».


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