Nel corso dell’assise è stato presentato e illustrato l’Atto Aziendale dell’Azienda Sanitaria Territoriale (Ast) di Fermo da parte del Direttore Generale dell’Ast Roberto Grinta. Il Presidente della Conferenza dei Sindaci e sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, nel tracciare un bilancio, ha dichiarato: «E’ stato un momento di confronto molto importante che non si chiude oggi perché, da Presidente, ho voluto un’altra settimana per dare piena consapevolezza ai Sindaci sul voto che, pur non vincolante, dovranno esprimere».
Ha anche ricordato quanto fatto finora: «Sono stati evidenziati molti passi in avanti, fra cui emodinamica e robotica chirurgica che ultimamente grazie all’impegno del direttore Ast dott. Roberto Grinta sono stati acquisiti a Fermo». «Però – ha sottolineato – ho evidenziato una tematica su cui l’Amministrazione attende indicazioni precise e veloci dall’Ast, cioè le funzioni legate all’Ast stessa, al medico sanitario, che rimarranno al Murri, perché da questa indicazione noi potremo inserire la nostra progettazione, ovvero un Murri che riceva ad esempio tutto ciò che dell’Inrca non andrà a Campiglione, riesca a ricevere gli uffici regionali allocati nel Polo scolastico al posto di aule, che così libererebbero posti per studenti fermani e anche – questo lo dico da Sindaco di Fermo – valutare con la Provincia anche lo spostamento della Provincia stessa al Murri per restituire più spazi alla scolastica fermana che ne ha bisogno, per una crescita anche in qualità laboratoriale e di attività da esprimere. Le ipotesi sono tante ma dobbiamo partire dal disegno dell’Ast, compresa magari anche l’idea di una Casa della Salute, molto avanzata».
Il Direttore Generale dell’Ast di Fermo Roberto Grinta, presenti anche i vertici dell’Ast stessa, ha ricordato l’importanza dell’«atto aziendale dell’Ast con cui l’Azienda Sanitaria Territoriale, seguendo le indicazioni impartite dalla Regione Marche, ha voluto dare, una nuova visione alla sanità pubblica del Fermano, sia in ambito ospedaliero che territoriale con la ridefinizione della rete assistenziale, incentrata sull’importanza degli operatori sanitari, sull’importanza che i due nuovi ospedali, quello di Amandola e quello di Campiglione di Fermo, rivestono nella riorganizzazione dell’offerta sanitaria e assistenziale, un punto di svolta per rafforzare la presenza della sanità fermana nelle reti cliniche, di vari essenziali dipartimenti. Importanza anche al percorso sinergico con gli ospedali ma anche con quello con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta».
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