Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell’imprenditore Alberto Marziali
«Sono un imprenditore, titolare della Ommag, e vivo giornalmente sulla Strada Mezzina. La percorro più e più volte. Dalla mia finestra osservo il traffico in prossimità del contestato semaforo. Si sta dando fiato a chi caldeggia l’introduzione di autovelox sulla strada Mezzina, SP 219. Per favore no!!! Poco tempo fa abbiamo fatto, in tanti, una valanga di proteste per far togliere il tutor ed ora non vogliamo l’autovelox. Io non sono più giovanissimo e, finiti gli studi, sono stato un tecnico progettista Alfa Romeo, addetto alla sicurezza automobilistica. Sono stato anche insegnante abilitato all’istruzione teorica nelle Scuole Guida; da molti anni anni ho una mia azienda di produzione arredi tecnici lungo la Sp219 Mezzina. Per questo motivo sono molto presente su questa importante arteria e vedo quasi tutti gli incidenti che vi avvengono: vi do la mia versione della situazione. Gli incidenti avvengono normalmente per cambio di corsia (con scontri frontali) o per ribaltamento, dopo aver impattato il veicolo contro le spallate. Non mi risulta che qualcuno sia mai uscito di strada a causa della eccessiva velocità. Da questo si può dedurre solo una cosa: i conducenti (nessun riferimento a casi specifici, ndr) smanettano col telefonino durante la guida e combinano guai. Nessuno lo ammette ma in tanti lo fanno. Al semaforo, è facile notare che qualcuno si attarda a ripartire per scrivere i messaggini. Pericolo massimo ed ostacolo per il transito. E’ vero che qualcuno corre troppo e noto che la velocità è eccessiva e ciò a causa di chi in prossimità del semaforo accelera per non prendere il rosso. Oggi esistono, però, sistemi di rallentamento ottimi quali semafori, comandati da rilevatori di velocità, messi lungo i tratti più veloci. Questi rilevatori possono bloccane il veicolo che sopraggiunge a velocità superiori ai 70 Km/h prescritti. Preciso anche che inopportuna è l’adozione dei dossi rallentatori che sono fastidiosi e pericolo “cancerogeno”. Posso tecnicamente spiegare a qualsiasi persona lo voglia sapere, il perché sono una minaccia per la salute. Quindi: no ai dossi (…), no agli autovelox. Piuttosto, sulla Mezzina, si potrebbe portare avanti una battaglia per far togliere l’impianto semaforico tra Mezzina e Montegranarese: esso crea pericolo e intasamenti stradali. Da anni, in tanti, chiediamo la realizzazione di una rotonda, ma sembra che non la fanno (…). In ultimo, ma non per ultimo, la Mezzina è caratterizzata da pericolosissimi avvallamenti (tipo montagne russe) e da una linea continua di mezzeria che generano manovre pericolose ed inopportune. Mi permetto pertanto di lanciare un appello a chi di competenza, per affrontare finalmente il problema non in maniera coercitiva, ma in maniera dissuasiva».
Alberto Marziali
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