Solo due target su sette centrati. Ce n’è di strada da fare per dare completa attuazione al primo punto del programma amministrativo con cui la coalizione a supporto del candidato Valerio Vesprini si è presentata agli elettori nel 2022. Il punto in questione è quello della partecipazione democratica e del coinvolgimento dei cittadini nella programmazione e pianificazione politica «inteso non come atto formale, ma come atto sostanziale» si legge nel programma stesso. Nel mentre, però, qualcosa sembra essersi perso per strada e alcuni sotto-obiettivi, almeno per ora, pare siano usciti dai radar dell’azione e dalle priorità amministrative. E così, arrivati a metà mandato, il bilancio tracciato fino a questo momento non può annoverare al suo interno se non la Consulta dei giovani nel 2024 e la recente istituzione del Consiglio comunale dei ragazzi. E per quanto riguarda la prima sarebbe utile sapere in che termini si sia poi concretizzato il contributo dei ragazzi alle politiche ed alle iniziative messe in campo dalla giunta.
All’appello, sempre avendo come riferimento il programma elettorale, mancherebbero ancora cinque obiettivi tra comitati, consulte e così via. Nello specifico, è previsto il ripristino del progetto “Consulta immigrati” che avrebbe dovuto sostituire la figura del consigliere comunale aggiunto. Si attende anche l’istituzione di una Consulta dello sport per favorire, c’è scritto ancora nel programma, «incontro ed organizzazione delle associazioni sportive cittadine». Tutto tace per quanto riguarda pure l’istituzione del Bilancio Partecipativo con il quale, dopo aver destinato una certa somma all’anno al bilancio «saranno i cittadini a scegliere le priorità di spesa su diversi progetti proposti dall’Amministrazione». Poi, si sa, la realpolitik finisce inevitabilmente con lo scontrarsi con i buoni propositi e le proposte su carta. Nulla è dato sapere dei Comitati di quartiere che avrebbero lo scopo di favorire la partecipazione dei cittadini alle diverse problematiche della città. E chissà che il 2025 non sia finalmente l’anno buono per un altro punto da mettere a terra: i Consigli comunali itineranti, dunque aperti, nei principali quartieri della città per favorire, dice ancora il programma, dialogo e partecipazione della cittadinanza. Basterebbe già dare un segnale ai cittadini semplicemente organizzando incontri nei quartieri per raccogliere e istanze ed uscire finalmente dal palazzo di via Veneto. Non è un caso che il Pd abbia annunciato la scorsa settimana l’avvio di incontri nei quartieri e l’apertura di tavoli tematici con l’intento di coinvolgere proprio i cittadini e non solo il tessuto economico fatto di balneari e commercianti. Il primo sarà sul turismo. Opposizione che dunque gioca d’anticipo cercando di spiazzare la giunta Vesprini.
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