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Cresce l’attesa per il concerto del Conservatorio Pergolesi che inaugura l’anno accademico

FERMO - L'evento domenica 26 gennaio alle ore 18.30 al Teatro dell’Aquila 

Si apre il sipario per il Concerto di Inaugurazione dell’anno accademico 2024-2025 del Conservatorio Pergolesi di Fermo organizzato in collaborazione con la Rete Lirica delle Marche e il Comune di Fermo.

Domenica 25 gennaio alle ore 18,30 presso il Teatro dell’Aquila, solisti e orchestra del Conservatorio diretti dal maestro Giovanni Pacor ai quali si uniranno, a chiusura del concerto gli allievi del Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali per la fantasia dedicata a H. Mancini arrangiata dal maestro e coordinatore del Dipartimento Mauro de Federicis, accoglieranno in musica l’apertura del nuovo anno accademico attraverso un programma emozionante e di grande coinvolgimento.

«Aprire ufficialmente l’anno accademico 2024/2025 è un momento cruciale della vita del nostro istituto, è un evento che mette in scena la dedizione e l’impegno dei nostri polistrumentisti e maestri per esaltare, in musica, la grande passione performativa e didattica del Conservatorio Pergolesi. Con grande responsabilità ci apprestiamo ad accogliere sfide e opportunità del nuovo anno sapendo di essere un riferimento sia per chi sceglie la nostra realtà per la propria crescita umana e professionale, ma anche per contribuire ad alimentare il sentiment culturale e musicale della comunità, del territorio e del tessuto nazionale ed internazionale» ha detto il direttore Piero Di Egidio.

«All’inizio di un nuovo anno che si apre, lo sguardo è sempre saldo sulla tradizione e sul futuro rappresentato dai nostri studenti e studentesse, giovani preparati, che studiano per crearsi un’opportunità nel mondo musicale ma anche per crescere come persone. La cultura è il cuore per plasmare le attitudini che l’arte amplia attraverso la sensibilità – ha detto il presidente Igor Giostra – momenti performativi come il concerto sono fondamentali per vivere e assaporare la vita in musica che la splendida cornice del Teatro dell’Aquila amplifica in tutta la sua potenza».

Il tradizionale Concerto Inaugurale rappresenta un evento di altissimo valore culturale ma anche di gioia e unione tra tradizione e innovazione musicale. Il programma, dopo i saluti istituzionali, accoglierà il pubblico con 

 

Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 in sol maggiore op. 58 (Allegro moderato)
Solista: Samuele Orazi (pianoforte)
Questo brano, uno dei capolavori di Beethoven, si distingue per il suo lirismo e il dialogo intimo tra pianoforte e orchestra. L’Allegro moderato si apre con un tema dolce e delicato, sviluppato con maestria, che trasporta l’ascoltatore in un mondo di emozioni profonde.

A seguire, Ouverture “Coriolano”, op. 62
Ispirata alla tragedia del generale romano Coriolano, questa ouverture è un condensato di dramma e intensità. Le sue esplosioni orchestrali riflettono il conflitto interiore del protagonista, mentre i momenti più lirici esprimono la sua vulnerabilità.

“Vedrò mentr’io sospiro” (da Le nozze di Figaro)
Solista: Kevin Paoltroni (baritono)
In questa celebre aria, il Conte d’Almaviva riflette sull’inganno subito da Figaro e Susanna. Mozart combina introspezione e slanci drammatici, regalando alla vita un momento di grande intensità emotiva e virtuosismo vocale.

Concerto per sassofono e archi, op. 109
Solista: Antonio Vincenti (sassofono)
Scritto nel 1934, questo concerto è un’opera fondamentale per il repertorio del sassofono classico. La melodia fluida e il virtuosismo richiesto al solista si intrecciano con il tessuto orchestrale, creando un’atmosfera affascinante.

“Io son l’umile ancella” (da Adriana Lecouvreur)
Solista: Marica Lina Bisogno (soprano)
Questa intensa aria di Francesco Cilea,  introduce Adriana, protagonista dell’opera, che esprime la sua devozione all’arte e al teatro come veicolo di bellezza e verità. L’interpretazione richiede sensibilità e padronanza vocale.

“Largo al factotum” (da Il barbiere di Siviglia)
Solista: Kevin Paoltroni (baritono)
Con la sua energia travolgente, questa aria è un manifesto del personaggio di Figaro: brillante, spiritoso e dinamico. Rossini utilizza la tecnica del crescendo per costruire una tensione esilarante e irresistibile.

“Manciniana”
Fantasia jazz arrangiata da Mauro De Federicis
Un omaggio al leggendario compositore Henry Mancini, questa fantasia mescola brani iconici come The Pink Panther Theme , Moon River e Peter Gunn , presentati in un arrangiamento vivace e accattivante che fonde orchestra e jazz .

 


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