di Roberto Cruciani
Le Marche sono da sempre riconosciute come terra dei Teatri soprattutto storici, sempre molto apprezzati dai turisti. Proprio il Sistema dei teatri condominiali all’italiana, specifici dell’Italia centrale tra il XVIII e XIX secolo, è stato appunto candidato ufficialmente candidato a Patrimonio dell’Unesco, con una decisione presa nell’ambito di una riunione interministeriale e recentemente annunciata.
Le Marche appunto sono grandi protagoniste con ben 14 teatri presenti tra i quali anche quelli di Fermo e Porto San Giorgio, in buona compagnia insieme ad Ascoli, Offida, Urbania, Pesaro, Fano, Fabriano, Jesi, Macerata, Tolentino, San Severino Marche, Potenza Picena e Recanati.
Un importantissimo riconoscimento dunque per il territorio fermano che vede protagonisti il teatro dell’Aquila di Fermo e il Teatro Comunale di Porto San Giorgio all’interno di questa candidatura così prestigiosa. Candidatura che ora dovrà essere sottoposta agli organi consultivi del Comitato del Patrimonio Mondiale e poi nel 2026 la decisione finale appunto da parte dell’Unesco. Un territorio regionale che conferma di avere un patrimonio di teatri difficilmente eguagliabile con circa cento teatri storici disseminati in città e paesi e in larghissima parte funzionanti. Per Fermo e Porto San Giorgio in particolare la grande occasione di un riconoscimento che aumenterebbe ulteriormente la riconoscibilità e il grandissimo prestigio dell’intero territorio come ha sottolineato lo stesso primo cittadino di Fermo in un post odierno: «Una bella notizia ci viene dalla Regione! Il nostro Teatro, insieme ad altri marchigiani, sarà proposto dal governo come patrimonio mondiale culturale Unesco. Una idea forte della Regione, del presidente e dell’allora assessore alla cultura nata proprio sul palco del nostro Teatro. La decisione da parte dell’Unesco ci sarà nel 2026. Incrociamo le dita, l’occasione è veramente grande».
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