di Maria Teresa Eleuteri *
Presepi allestiti alle piccole cisterne di Fermo. Considero la “creatività” come un’attività da “studiare e amare” e da far conoscere a tutte le persone delle varie fasce d’età; i fattori ambientali ed economico-politici favoriscono la sua formazione; secondo Arieti il processo creativo stesso appare cosi significativo ed imprevedibile da sembrare “magico”. La cultura creativo-genica e la persona potenzialmente creativa sono, per Arieti, le due componenti necessarie alla creatività.
Il processo creativo va visto come un modo per realizzare un desiderio o la ricerca di un effetto o di uno stato di esperienza. Il progetto creativo è come un vecchio tesoro riportato alla luce. In altri termini, una persona che disegna, dipinge o scolpisce, rende attivi questi principi. Più che le mani sono la mente e il cuore.
Diceva il Prini: “Rappresentare il mondo espressivo significa chiarire a noi stessi il nostro naturale esprimerci, significa vedersi, cioè a dire
propriamente conoscerci”.
L’uomo è in grado di stabilire un rapporto con il proprio ambiente utilizzando linguaggi fatti di immagini, di colori, di ritmi etc.
Perché ho fatto questa introduzione? Una profonda aspirazione dell’essere umano è ricostruire una realtà di cui possiamo considerarci autori, nei presepi allestiti nelle Piccole Cisterne di Fermo, diversi artisti, la maggior parte autodidatti, con poca esperienza tecnica, hanno realizzato delle opere “meravigliose” spinte da una profonda religiosità e passione per l’arte.
Ritengo che al di là delle conoscenze, hanno più valore queste opere di artisti che si sono saputi muovere in angusti settori dell’espressione figurativa e quasi sempre al di fuori di quello che sarebbe stato il settore congeniale. Ben 16.000 visitatori, testimone il “contapersone”, hanno visitato questa mostra che è stata inaugurata l’8 di dicembre ed è stata aperta fino al 6 gennaio. In questo periodo di festività le persone hanno riscoperto i valori del Cristianesimo e la magia della nascita di Gesù che accompagna la vita dei cristiani da ben 2025 anni.
Un plauso va a chi, da parecchi anni, cura l’allestimento dei presepi. Io sono onorata di far parte di questo “team” come artista e come docente, il nostro contributo è importante e non è solo artistico ma è anche, come ogni anno, un viaggio di festa, un omaggio a Dio e alla meravigliosa storia del Cristianesimo che ha arricchito i nostri cuori e quelli dei nostri antenati, questi ultimi per loro volontà ci hanno lasciato un immenso patrimonio di opere religiose, l’arcidiocesi fermana che è la più grande delle Marche e conta bellissime chiese e musei.
Un ringraziamento va all’amministrazione comunale che ogni anno ci concede le Piccole Cisterne Romane, luogo ideale per l’allestimento dei Presepi sia per la sua struttura architettonica che per la posizione ideale per un visitatore che viene da fuori, cioè facilmente raggiungibile e con la possibilità di visitare il centro storico di Fermo.
Grazie ai maestri dei presepi che con generosità hanno messo a disposizione le loro straordinarie opere. Più di 50 presepi provenienti dalle province di Fermo, Ascoli Piceno, Macerata e Pescara, hanno trasformato la mostra in un viaggio emozionante alla scoperta delle tradizioni più profonde del nostro Natale. Grazie ai nostri volontari che hanno dedicato, con passione e impegno, il loro tempo per far sì che ogni angolo delle Piccole Cisterne Romane brillasse di magia e bellezza.
In particolare ringrazio Natalino Mattieto, Domenico Nucci e Donatella Pieragostini, “Gli Amici del Presepe”, tutti i collaboratori ovvero Federico Balilli, Mauro e Matteo Ruggeri, Marco e Emanuele Ribera, Umberto Rossi, Maria Nucci, Luca e Giuseppe Pieragostini e Daniela Felicioni.
Questi sono i nomi dei ben 45 artisti:
Eleuteri Maria Teresa di Fermo – Venezia Maria di Fermo – Ripani Lesiano di Monte Urano – Pirri Vincenzo di Acquaviva Picena – Vannicola Tonino
di Monteprandone – Rossi Umberto di Fermo – Mosca Gioacchino di Acquaviva Picena – Paci Danilo di Monteprandone – Ruggeri Matteo e Mauro di Fermo – Chiaromonte Aldo di San Benedetto del Tronto – Angelini Roberto di San Benedetto del Tronto – Giulietti Brenda di Montegranaro – Pieragostini G. & L. di Lapedona – Nucci Domenico di Fermo – Merlettini Antonio di San Benedetto del Tronto – Favia Francesco di San Benedetto del Tronto – Ciocci Aldo di Macerata – Catini Iginio di Montegranaro – Corvaro Loris di Sant’Elpidio a Mare – Messi Leandro di Recanati – Galanti Giancarlo di Colmurano – Acciarresi Susi di Monterubbiano – A.I.A.P Penne Penne di Pescara – Broglia Nicolo’ di Civitanova Alta – Giacobbi Remo di Fermo – Censi Luigino di Grottazzolina – Testa Marcello di Palmiano – Casa Famiglia P.S.G. di Porto S. Giorgio – Istituto G. Mancinelli di Montelparo – Testini Anna Maria di Fermo – Scuola Infanzia Sapienza di Fermo – Di Chiara Attilio di Montegranaro – Stortoni Andrea di Fermo – Mattieto
Natalino di Fermo – Mazzaferro Raffaele di Fermo – Ruggeri Gianluca di Fermo – Paniccia’ Annalisa di Fermo – Liberati Nunzia di San Benedetto del Tronto – Giacinti Adriano di San Benedetto del Tronto – Remia Alessandra e Pia di Fermo – Psiche 2000 di Fermo – Amabile Maria Umbra di Fermo – Gambini Daniela di Marina di Altidona – Paola M. di Fermo – Silenzi Anna Maria di Monte Vidon Corrado.
* docente di Storia dell’Arte e Discipline Pittoriche
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