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Scomparso lo striscione pro alberi, il coordinamento ambientalista: «Gesto molto grave, presentata la denuncia»

FERMO - «Lo striscione è stato autorizzato dalla questura e in accordo con il comune di Fermo. Chi ha compiuto questo gesto ha voluto colpire chi vuole semplicemente e civilmente suscitare delle riflessioni sulla qualità della vita nella nostra città»

«Il coordinamento delle Associazioni ambientaliste e in particolare il Circolo Legambiente Terramare di Fermo avevano installato nei giorni scorsi uno striscione in via Crollalanza, sulle mura storiche, per poi essere spostato sulla recinzione del dirimpettaio circolo tennis locale per non alterare l’estetica delle mura stesse. Lo striscione aveva lo scopo di sensibilizzare la popolazione e le varie amministrazioni locali sull’importanza degli alberi in città, dove possono contribuire a creare frescura, diminuire l’inquinamento, assorbire anidride carbonica, produrre ossigeno, invogliare le persone ad andare a piedi piuttosto che in macchina, insomma sicura fonte di salute, specialmente d’estate». Si alza il coro di protesta del coordinamento delle associazioni ambientaliste del Fermano in merito allo striscione appeso in via Crollalanza.

«Il tutto è stato autorizzato dalla questura e in accordo con il comune di Fermo – prosegue il coordinamento -. Nella notte di sabato 18, purtroppo, lo striscione è scomparso. Si è pensato che qualcuno, con il favore del buio, lo abbia trafugato ed è stato naturale considerare la cosa molto grave, tanto da denunciare il furto alla locale stazione dei carabinieri. Chi ha compiuto questo gesto ha voluto colpire (…) chi vuole semplicemente e civilmente suscitare delle riflessioni sulla qualità della vita nella nostra città. Sinceramente desta preoccupazione per una cosa che mai, a memoria, era precedentemente accaduta a Fermo: che si cerchi di silenziare (…) semplici e civili manifestazioni di dissenso o di discussione con metodi che costituiscono reato. Un accadimento molto grave, anche alla luce degli appuntamenti elettorali dei prossimi mesi. Tutto questo suscita un notevole e preoccupante sconcerto».


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