di Nunzia Eleuteri
foto di Michele Polucci
Davvero un grande successo di pubblico per l’evento organizzato ieri pomeriggio ad Amandola in una sala consiliare che non è riuscita a contenere tutte le persone accorse e che, pur di ascoltare gli interventi dei relatori, sono rimaste lungo il corridoio e le scale del palazzo comunale. Segno che la storia e la cultura appassionano la gente.
L’iniziativa frutto dell’Amministrazione comunale rappresentata dal Sindaco, Adolfo Marinangeli, dagli assessori Maria Rita Grazioli (Turismo) ed Enrico Sciamanna (Cultura), si è sviluppata insieme ad un gruppo di volontari che hanno costituito il nuovo consiglio direttivo del Centro Studi Dinos, attivo dagli anni ’80 e ora composto dal presidente Paolo Maria Staffinati, dalla sua vice, Maria Teresa Mercuri, dal past president Basilio Millozzi e dai consiglieri Mauro Filantropi e Valentina Tassi.
L’evento, inserito nei festeggiamenti del patrono della città dei Sibillini, il Beato Antonio Migliorati, è iniziato con l’intervento del neo presidente del Centro Studi Dinos, Paolo Staffinati, che dopo avere fatto una breve presentazione delle tante pubblicazioni effettuate nei decenni dall’associazione amandolese, ha colto l’occasione per rendere nota, per la prima volta al pubblico, l’origine familiare del Beato Antonio di Amandola presentando documenti medievali inediti e ponendo fine ad una diatriba fra studiosi che durava da secoli. Successivamente sono seguiti altri due interventi grazie alla partecipazione di Valeria Nicu, direttore del progetto “Sibillini Romantici”, e dei professori e studiosi Unicam, Marco Matarazzi, Alessandro Delpriori e Gaia Pignocchi che hanno approfondito gli aspetti storici legati alla presenza dei Farfensi sul territorio evidenziando tracce artistiche ed architettoniche dei Templari in Amandola. La prof.ssa Gaia Pignocchi, nello specifico, ha illustrato il reperto archeologico del Dinos (V secolo a. C.) e la presenza dei Piceni nel territorio auspicando anche una ripresa degli scavi.
Altissima la partecipazione all’evento sia in presenza che online grazie alla diretta Facebook che ha permesso di raggiungere centinaia di collegamenti. La sala consiliare ha ospitato un pubblico non solo numeroso ma anche altamente qualificato: amanti della storia, semplici curiosi e anche molti assessori e rappresentanti di comuni e centri studi limitrofi.
L’iniziativa è stata anche un’occasione per aprire ufficialmente la campagna associativa al Centro Studi Dinos: tante le persone interessate che si sono iscritte diventando socie. «L’obiettivo è quello di creare una rete con quante più persone possibili per studiare e divulgare la ricchezza culturale di Amandola e del territorio sotto ogni sua forma» – ha dichiarato il neo presidente Paolo Staffinati.
La sua determinazione, la sua passione per la ricerca e il suo carisma sicuramente daranno un nuovo impulso al Centro Studi che in tanti anni ha prodotto molte pubblicazioni e che, dopo la pandemia, ha vissuto un momento di difficoltà ma, grazie al grande impegno di Basilio Millozzi, ha continuato ad esistere. A lui i ringraziamenti da parte del Presidente e del nuovo direttivo.
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