di Giorgio Fedeli
A Porto San Giorgio la notizia era nell’aria. Ed ora è realtà: lo storico caffè Novecento riaprirà i battenti. Una bella notizia per una città alla continua ricerca di vitalità e che, con la riapertura del pubblico esercizio in piazza Matteotti, vedrà finalmente riaccendersi un importante faro del commercio e dell’ospitalità in pieno centro. Ma tra chiacchiere da bar e indiscrezioni, non tutte le presunte notizie sono fondate. Il 45enne Giuseppe “Pino” Manzionna è da circa un anno alla guida del locale Aqua in via Oberdan e ora si prepara per prendere le redini anche del Novecento: «E’ un progetto che va ad unirsi alla partnership con Aqua. Avevo da tempo in testa un progetto che mi portasse ad aprire un secondo locale che potesse integrare ciò che di buono è stato fatto da Aqua. Attendevo solo le persone giuste. Ora abbiamo creato una solida compagine societaria e quindi possiamo partire (che oltre allo stesso Manzionna vede la partecipazione di amici, prima che soci, provenienti da altri settori)».
Giuseppe Manzionna ha alle spalle 18 anni di esperienza a Londra nel settore del food e del beverage: manager alla Drake and Morgan, così come allo Stone Gate Group. E’ stato anche auditor per diversi anni alla Mrs Solutions. Poi, tornato nel suo paese insieme a Chiara Capesciotti (che oggi figura nella proprietà proprio del Nomad) si è lanciato nell’avventura Aqua: «Io credo che per un sangiorgese sia un qualcosa di bello poter aprire un locale, o più d’uno, nella propria città. Insomma fare qualcosa di positivo per il proprio paese».
Ma andiamo al dunque. Cosa sarà il nuovo Novecento pensato da Manzionna? «Sarà un locale dalle tante anime, dalla colazione al dopocena, passando per i pranzi, gli aperitivi e le cene. Organizzeremo anche serate a tema. Saremo aperti dalle 6 del mattino fino a notte inoltrata. E resteremo aperti 12 mesi all’anno, almeno questa è la nostra intenzione».
Il nome, Novecento, è intoccabile? «Beh fa rima con la storia e la tradizione della nostra città. Ecco perché verrà mantenuto. Si trova in una piazza che è cuore pulsante di Porto San Giorgio, una piazza dalle enormi potenzialità ma che oggi è un pò addormentata». Però qualcosa cambierà, almeno nell’arredo: «Certo. Per ora posso dire che, ad esempio, non sfrutteremo la piazza con i soliti dehor, ma cercheremo di mantenerne la fruibilità con un arredo meno impattante possibile. Il restyling è affidato all’architetto Giacomo Ortenzi, con il quale ho collaborato ad Aqua e comunque una garanzia di qualità. Sarà un locale che offrirà anche musica live, dj set, cocktail, ristorazione con spazi definiti. Una sorta di, passatemi il richiamo, Paradiso, Purgatorio e Inferno della Divina Commedia con le volte del locale a fare da cornice all’intero progetto».
Non c’è il rischio di rubarsi i clienti con Aqua? «No, sarà tutt’altro. Aqua guarda al mare ed ad una clientela più giovane, dall’aperitivo fino a tarda notte. Il Novecento riprenderà vita proprio da quella che è la sua storia, offrendo vari servizi durante la giornata ad una clientela eterogenea, ma anche offrendo un ottimo servizio serale in occasione degli eventi, ad un pubblico più adulto».
Il menù del ristorante cosa prevede? «Fuoco, acqua, terra. Cosa intendo? – sorride Giuseppe Manzionna – carne, pesce e una proposta vegetariana».
Dunque apertura prevista per Pasqua, come si vocifera? «Dobbiamo sederci tra soci e decidere, ma verosimilmente si pensa all’autunno, in modo da prenderci tutto il tempo che un progetto di questa importanza richiede».
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