facebook twitter rss

Impianto fotovoltaico tra Monte Urano e Fermo, Cesetti: «Giunta regionale complice delle speculazioni che devastano il nostro territorio»

POLITICA - Il consigliere regionale dem: «E’ ora che il centrodestra si decida a prendere posizione più ferma e soprattutto coerente con le dispendiose e insensate iniziative di promozione e valorizzazione del territorio, che prima ancora deve essere protetto in tutte le sue bellezze»

Fabrizio Cesetti

«La possibile realizzazione di un nuovo impianto fotovoltaico a cavallo dei comuni di Monte Urano e Fermo, sancisce la resa della politica del centrodestra. Sia regionale che locale. La giunta regionale ormai si rifiuta anche di rispondere in aula sul merito. Mi sembra ormai chiaro, infatti, che anziché contrastare le mire speculative di società che hanno individuato il Fermano come zona privilegiata di questi veri e propri ecomostri, la Regione Marche e la Provincia di Fermo abbiano assunto un atteggiamento remissivo, se non addirittura complice». A dirlo è il consigliere regionale del Partito Demcoratico Fabrizio Cesetti, a margine della seduta dell’Assemblea legislativa delle Marche, durante la quale la giunta regionale si è rifiutata di rispondere a una sua interrogazione riguardante il procedimento per l’autorizzazione di un impianto fotovoltaico a terra nel Comune di Monte Urano, località Via Fonte Murata, e nel Comune di Fermo.

«Si tratta di un atteggiamento irrispettoso non solo nei confronti del consiglio regionale – continua Cesetti – ma soprattutto verso le popolazioni interessate che rischiano di trovarsi a convivere con un nuovo impianto che prevede l’ubicazione a terra di 7930 pannelli pari a 4.876,95 kWp di potenza complessiva in località Via Fonte Murata e le opere connesse ricadenti anche sul Comune di Fermo. Ciò è inaccettabile, specialmente, dopo che l’Assemblea legislativa delle Marche ha approvato all’unanimità nel marzo 2024 una legge ad hoc, che si basava sostanzialmente sul testo da me presentato mesi prima, per dotare la Regione di criteri e linee guida chiare, affinché il paesaggio, la qualità ambientale e i beni culturali marchigiani venissero salvaguardati da simili devastazioni secondo quanto previsto dal terzo comma dell’articolo 117 della Costituzione. Temo che ancora una volta in quel voto favorevole del centrodestra si celasse la furbizia, un modo per non andare in conflitto con il territorio alle vigilia delle elezioni europee». «E’ ora che il centrodestra che governa l’Italia e le Marche, e in questo caso anche la Provincia e i Comuni coinvolti – conclude Cesetti – si decida a prendere posizione più ferma e soprattutto coerente con le dispendiose e insensate iniziative di promozione e valorizzazione del territorio, che prima ancora deve essere protetto in tutte le sue bellezze».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti