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Medici di base, FI presenta la Pdl alla Camera: «Spinta decisiva alla riforma sanitaria»

SANITA' I consiglieri regionali forzisti presentano il nuovo modello organizzativo per integrare medici di base e strutture sanitarie territoriali

I consiglieri regionali FI insieme all’assessore regionale Stefano Aguzzi (secondo da sin.) e, al centro, il coordinatore regionale Francesco Battistoni

«Con il progetto di legge sui medici di medicina generale presentato oggi alla Camera, Forza Italia contribuisce in misura determinante alla domanda di sanità di prossimità che era e resta obiettivo del mandato di legislatura regionale e nazionale. Una proposta che, come ha sottolineato il segretario nazionale di Forza Italia e vicepremier Antonio Tajani, ridefinisce e valorizza il ruolo dei medici di medicina generale. Si mantiene la natura del rapporto con i medici di medicina generale come parasubordinato, salvaguardando la loro autonomia professionale, la flessibilità organizzativa e rafforzando il loro coinvolgimento nel sistema sanitario territoriale. Una soluzione che risponde alla domanda di salute dei piccoli centri, meno attrattivi per i medici a causa del basso numero di mutuati, e consentirà di colmare più velocemente  il gap della mancata programmazione per il reintegro dei pensionamenti ereditato dai governi di sinistra che sta causando disservizi in primo luogo nei nostri piccoli borghi verso i quali, come Regione Marche, stiamo attuando ogni politica di rilancio possibile».

Così i consiglieri regionali Jessica Marcozzi, capogruppo, Gianluca Pasqui, vicepresidente del consiglio, Mirko Bilò, Linda Elezi e Giovanni Dallasta comunicano «la spinta decisiva che Forza Italia imprimerà alla medicina di prossimità attraverso una proposta di legge che poggia su un nuovo modello organizzativo per i medici di medicina generale a garanzia di una copertura più equa e omogenea sul territorio assicurando ai cittadini una sanità più efficiente e accessibile riducendo gli accessi al pronto soccorso e alle liste di attesa».

«Decisivo l’approccio innovativo della proposta di legge che punta ad integrare medici di base e strutture sanitarie territoriali: previsto un impegno settimanale di 38 ore, suddivise tra assistenza primaria e attività territoriali presso Case della Comunità e Distretti Sanitari ed una remunerazione che consta di una parte fissa e una variabile, che rappresenterà almeno il 30% del compenso totale ed è legata al raggiungimento di obiettivi di salute pubblica– spiegano i consiglieri forzisti delle Marche – In questo modo offriamo maggiori opportunità ai giovani medici, consentendo agli specializzandi di svolgere attività negli ambiti territoriali vacanti con un riconoscimento formativo. I medici prossimi alla pensione potranno scegliere se anticipare il loro ritiro o adattarsi alle nuove disposizioni, mentre il rafforzamento della rete di assistenza territoriale permetterà alle Case della Comunità di diventare un punto di riferimento per la continuità assistenziale».

«Il passaggio della retribuzione dei medici da quota capitaria a remunerazione oraria con una componente variabile legata agli obiettivi di salute pubblica, consentirà una distribuzione più equa delle risorse e incentiverà la qualità delle prestazioni offerte nella salvaguardia dell’autonomia professionale, della flessibilità organizzativa pur nel coinvolgimento nel sistema sanitario territoriale – concludono i consiglieri Marcozzi, Pasqui, Bilò, Elezi e Dallasta – Con questa proposta di legge, prossima ad avviare l’iter parlamentare, Forza Italia pone una pietra miliare nel percorso verso il potenziamento della risposta alle esigenze della popolazione e della riduzione delle disuguaglianze nell’accesso alle cure per cui ci siamo impegnati nelle Marche con la riforma sanitaria che stiamo mettendo a terra in questo periodo con il varo degli atti aziendali».


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