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Strade del sisma, ulteriori fondi per 178 interventi: nel Fermano interessati 6 Comuni

VIABILITA' - L’Ordinanza della struttura commissariale va a completare i finanziamenti del programma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed attuato da Anas. Castelli: «Vogliamo fare la nostra parte, consentendo di completare interventi su criticità puntuali, locali, ma importanti in una visione di insieme del sistema di mobilità. Consentire alle persone di muoversi è un antidoto eccezionale contro il vero nemico dell’ambiente appenninico: lo spopolamento»

 

 

Ripristino e messa in sicurezza delle viabilità danneggiate dal terremoto del 2016: la Cabina sisma ha approvato l’Ordinanza che va a completare i finanziamenti del programma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed attuato da Anas.

 

Si tratta del Programma avviato all’indomani delle scosse di otto anni fa per garantire la sicurezza e la funzionalità del sistema di mobilità all’interno del cratere, che ad oggi ha ricompreso oltre 1400 interventi con un finanziamento 1.180 milioni di euro. L’Ordinanza completa il finanziamento di 178 interventi di importo complessivo di circa 170 milioni di euro, disponendo lo stanziamento di 146 milioni di euro di fondi della Struttura commissariale sisma 2016. Oltre 100 interventi riguardano la messa in sicurezza di strade comunali, la rete di viabilità più fragile a cui è demandata l’accessibilità fine al territorio.

 

Per le Marche, si tratta in totale di 112 interventi per 109 milioni di euro, di cui 95 milioni finanziati dalla Struttura commissariale. I Comuni interessati, 6 dei quali sono del Fermano, sono Acquasanta Terme, Amandola, Appignano del Tronto, Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Carassai, Castelraimondo, Castignano, Castorano, Cessapalombo, Comunanza, Cossignano, Fermo, Fiastra, Folignano, Force, Gagliole, Genga, Loro Piceno, Maltignano, Matelica, Mogliano, Montegallo, Monteleone di Fermo, Monteprandone, Montappone, Montemonaco, Muccia, Offida, Pieve Torina, Pioraco, Ripatransone, Roccafluvione, Rotella, San Severino Marche, Sarnano, Serrapetrona, Servigliano, Smerillo, Valfornace, Visso.

 

Guido Castelli

«La viabilità rappresenta uno dei pilastri per consentire all’Appennino centrale di uscire dall’isolamento decennale che l’ha penalizzato fino a ora. Se da un lato l’arretratezza infrastrutturale dipende dalla morfologia del territorio, in gran parte montano, dall’altro è innegabile che sia legata a doppio filo a una visione antiquata e ideologica che vede contrapposti gli investimenti stradali e la tutela ambientaledichiara il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli -. Visione che purtroppo ha alimentato e direzionato fondi e politiche per tanti anni.

Consentire alle persone di muoversi, anche attraverso la viabilità ordinaria, è invece un antidoto eccezionale contro il vero nemico dell’ambiente appenninico: lo spopolamento. Senza persone non avremmo il monitoraggio e la cura del territorio, che rappresenta la prima causa di tragedie di fronte alle conseguenze del cambiamento climatico.

Per questo vogliamo fare la nostra parte, insieme alle Regioni, al Ministero delle Infrastrutture e all’Anas, che da subito ha preso in carico la complessa ricostruzione delle strade danneggiate dal sisma. I finanziamenti disposti consentiranno di completare interventi su criticità puntuali, locali, ma importanti in una visione di insieme del sistema di mobilità». 

 


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