Continua a far discutere il progetto della nuova Bretella che in futuro dovrebbe collegare l’uscita della superstrada di Civitanova Marche con la zona industriale di Porto Sant’Elpidio e Bivio Cascinare. Un’opera da 50 milioni di euro, che dovrebbe snellire il traffico in una zona nevralgica a cavallo tra le provincie di Macerata e Fermo, che però non piace a tutti in particolare chi in quelle aree vive. In questi giorni anche il gruppo consiliare provinciale di minoranza ha espresso le proprie perplessità: «La Regione Marche ha deciso di imporre dall’alto un’infrastruttura da oltre 50 milioni di euro, la cosiddetta Bretella lunga una manciata di chilometri che collegherà l’uscita della superstrada di Civitanova Marche, via Einaudi, con la zona industriale di Porto Sant’Elpidio. Ciò che lascia senza parole è la totale assenza di qualsiasi forma di ascolto nei confronti dei cittadini di Bivio Cascinare e delle aree limitrofe. Nessun confronto è stato avviato in questi mesi: chi vive sul territorio si ritroverà una strada ad alto scorrimento come vicino di casa, senza aver avuto la possibilità di esprimere le proprie preoccupazioni – sottolinea il gruppo di minoranza – la zona a vocazione agricola e manifatturiera è stata colpita già nel 2011 da un importante alluvione e l’insistere su questa area di opere così impattanti potrebbe rivelarsi un arma a doppio taglio. Difatti la bretella dovrà attraversare ben due fiumi, Chienti e l’Ete morto per poi arrivare direttamente nella frazione elpidiense. Ancora più grave è il fatto che non sia disponibile alcuna rilevazione statistica sulle possibili conseguenze relative alla qualità della vita, sui servizi di prossimità e sull’ambiente. Le istituzioni regionali hanno completamente ignorato il principio del confronto democratico, escludendo i cittadini da una decisione che impatterà direttamente sul loro futuro».
«Ad oggi, a pochi mesi dall’inizio previsto dei lavori, il comitato cittadino, nato per ottenere risposte dalla Regione, denuncia di non aver ricevuto alcuna disponibilità ad un vero confronto aperto, partecipato e democratico – concludono i consiglieri di minoranza – questa mancanza di trasparenza è inaccettabile la stessa situazione si è ripetuta in Provincia: nell’ultimo Consiglio, il consigliere Strappa ha evidenziato le gravi mancanze della Regione e ha chiesto alla Provincia di farsi portavoce delle istanze dei cittadini. A questa richiesta è stato risposto con un secco e corale no, sostenendo che, essendo la competenza provinciale limitata, non si sarebbe fatta carico della questione. Meglio non disturbare gli amici in regione. Come gruppo consiliare provinciale di minoranza, ribadiamo la nostra netta contrarietà a questa modalità di gestione e ci schieriamo al fianco dei cittadini di Bivio Cascinare. Chiediamo alla Regione Marche di fermarsi e di avviare un vero dialogo con il territorio prima di procedere con un’opera così impattante. Il coinvolgimento dei cittadini non è un’opzione, ma un dovere».
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