Disturbi alimentari, la replica dell’Ast a Fada: «Prevediamo due setting ambulatoriali, lo standard e l’intensivo»
FERMO - L'azienda sanitaria fermana replica alla Fada-Famiglie Disturbi Alimentari: «La proposta dell'atto aziendale infatti individua due livelli ambulatoriali ai sensi della Dgr 247 del 2015. Uno è rappresentato dal setting-livello terapeutico ambulatoriale intensivo. Per cui è volontà della direzione aziendale prevedere presso il Centro Dca di Fermo il setting ambulatoriale standard e quello intensivo, come previsto dalla delibera regionale menzionata».
Il direttore generale Ast Fermo, Roberto Grinta, nella riunione con le associazioni di volontariato
In merito alle recenti preoccupazioni sollevate da un’associazione di volontariato (la Fada-Famiglie Disturbi Alimentari) che si occupa di disturbi del comportamento alimentare, il direttore generale Ast Fermo, dr. Roberto Grinta ribadisce «l’attenzione e l’impegno profusi dall’Azienda sanitaria fermana verso questo emergente e preoccupante disturbo, come concretamente testimoniato anche di recente dalla proroga di un contratto in scadenza ad ottobre 2024 di una professionista dedicata al centro Dca di Fermo».
«Questa azione tempestiva ha permesso di non interrompere i percorsi terapeutici attivati rivolti ai pazienti e alle pazienti in carico al servizio.
In merito ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, la proposta di atto aziendale, presentata anche agli enti del Terzo settore con cui si è intrapreso un percorso di costante confronto, evidenzia le attività finora poste in essere e promosse anche dalla direzione Ast. La proposta dell’atto aziendale infatti individua due livelli ambulatoriali ai sensi della Dgr 247 del 2015. Uno è rappresentato dal setting-livello terapeutico ambulatoriale intensivo. Per cui è volontà della direzione aziendale prevedere presso il Centro Dca di Fermo il setting ambulatoriale standard e quello intensivo, come previsto dalla delibera regionale menzionata.
Un’azienda sanitaria deve essere sempre trasparente nei confronti dell’utenza, perché è proprio la trasparenza che permette a tutti gli interlocutori un confronto costante e costruttivo, sempre secondo i principi e le norme di legge nazionali e regionali che rendono i servizi più efficienti migliorando così la realtà già esistente di un territorio, come il Fermano, che vanta già ottimi professionisti ed importanti strutture.