Il nuovo corso del direttore Piero Di Egidio sta portando i suoi frutti al Conservatorio Pergolesi di Fermo, che continua a far registrare un trend in crescita sul numero di iscritti, avviandosi a diventare un punto di riferimento nel panorama nazionale. Questo è quanto emerso dall’intervista allo stesso direttore, ai microfoni di Radio Fm1, oggi pomeriggio.
«L’alta qualità del nostro personale ci permette di offrire agli studenti un servizio di qualità e questo posso affermarlo con grande soddisfazione – ha sottolineato Di Egidio – quando sono arrivato io il Conservatorio di Fermo era una sorta di bella addormentata nel panorama nazionale, dove ricopriva un ruolo defilato. Abbiamo cercato di portarci al centro ed essere protagonisti, entrando nel circuito dei Conservatori e cercando di intercettare tutte quelle occasioni utili a mettersi in mostra. Una di questa è rappresentata dal Premio Nazionale delle Arti che ospiteremo a novembre prossimo. Ovviamente il nostro è un Conservatorio di provincia, con un corpo docenti di 82 insegnanti, quando altre realtà ben più grandi possono vantare centinaia di insegnanti e molte più classi di strumenti, ma abbiamo molto potenziale e cercheremo di sfruttarlo. Voglio anche ricordare che siamo l’unico Conservatorio tra Pesaro e Pescara, possiamo quindi contare su un buon bacino di utenza».
Diverse le novità che stanno permettendo al Conservatorio di attrarre l’attenzione, dal riuscitissimo concerto per l’apertura dell’anno accademico al percorso abilitativo per l’insegnamento.
«Il concerto al Teatro dell’Aquila per l’apertura dell’anno accademico ha avuto grande successo, abbiamo cercato di rendere protagonisti i nostri studenti e continueremo a farlo con nuovi appuntamenti nel corso dell’anno, vogliamo avvicinare il territorio alla nostra realtà – confessa Di Egidio – nonostante la diminuzione dell’ondata di studenti provenienti dalla Cina, siamo riusciti a mantenere un bel numero di iscritti. Questo, come detto prima, riuscendo ad entrare in quel circuito che ci permette di dialogare con gli altri istituti e offrendo servizi nuovi. Recentemente abbiamo aperto due corsi importanti come quello di “composizione jazz” e “direzione d’orchestra”. Quest’ultimo è già sold out con nostro grande stupore. Offrire poi ai nostri diplomati la possibilità di frequentare il percorso abilitante per l’insegnamento è un modo per trattenerli qui, ma anche un incentivo per i nuovi iscritti».
Conservatorio che sta tra l’altro instaurando un rapporto sempre più stretto con la città: «Fin dal mio insediamento ho ricevuto molto supporto da parte della città di Fermo e dell’amministrazione comunale, in primis ovviamente dal sindaco Paolo Calcinaro e dall’assessore alla cultura Micol Lanzidei. Ci saranno molte collaborazioni con il Comune e anche altre amministrazioni del territorio ci stanno contattando per delle iniziative. Credo, tra l’altro, che il Conservatorio rappresenti anche un volano turistico ed economico per la città».
In chiusura il direttore Di Egidio ha lanciato uno sguardo al futuro: «Da qui a qualche anno il mio mandato scadrà, la speranza è quella di lasciare al Conservatorio un buon ricordo del mio operato, favorendo in questi anni un’iniezione di gioventù ed entusiasmo che possa rendere florido il futuro del Pergolesi».
Matteo Achilli
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