FERMO – Attualmente è il veterano della Fermana perché alla terza stagione consecutiva in gialloblù, anche se quest’anno i problemi di natura fisica lo hanno frenato abbastanza.
Appena 287′ giocati in 12 presenze per Riccardo Pinzi, che da qualche settimana è tornato pienamente disponibile dopo alcune ricadute.
In estate la volontà era di rimanere tra i professionisti: «Ho provato fino agli ultimi gironi di mercato a trovare un accordo con alcune squadre di Serie C, ma alla fine nulla si è fatto – dice Pinzi -, mi sono detto di ripartire dalla D e la prima scelta è stata la Fermana. Quella di tornare è stata una scelta fatta da me. Rispetto alla Serie C? Si vede la differenza anche se, come confermano i ragazzi più esperti di me, il girone F è difficile di livello alto con tante squadre forti che hanno speso. Insomma la differenza di livello c’è, ma non così netta».
Pinzi è il classico jolly utile in tante circostanze, con gli allenatori che lo hanno schierato un po’ ovunque: «Dal centrocampo all’attacco ho fatto tutti i ruoli anche se nasco come mezzala. Arrivato in C da under hanno preferito mettermi esterno d’attacco, ho iniziato bene e ho continuato li anche per caratteristiche. Mi piace andare a trovare spazio tra le linee, prendermi quei metri che permettono di girarsi e puntare la porta. Poi chiaro che dipende da quello che ci viene chiesto dal mister».
Anche quest’anno a seguire spesso il giovane Riccardo, c’è papà Gianpiero, ex capitano dell’Udinese insieme al resto della famiglia Pinzi. Un cognome pesante sulle spalle per l’ esterno: «Da ragazzino pesava di più, ad Udine: lui in prima squadra e io nelle giovanili. Ma ora molto di meno, mi da spesso consigli e mia iuta in dinamiche in cui è già passato. Genitori e nonni vengono sempre a vedermi, ma anche durante la settimana, quando possono ci sono».
Ora c’è una salvezza da conquistare e Pinzi è una pedina molto utile, anche perché al momento è l’unica alternativa nel reparto avanzato.
«Squadra e società credono in me, sono stato blindato nel mercato anche se non intendevo andare via. Contano su di me e devo ripagare questa fiducia. Contro L’Aquila gli errori arbitrali sono sembrati clamorosi, anche se non cerchiamo alibi: il rigore è stato forzato e anche il raddoppio è in dubbio fuorigioco. Abbiamo perso con una squadra forte, ma siamo rimasti in gara. Ripartiamo dalla reazione dopo il doppio svantaggio».
Guardando al futuro immediato ecco Vigor Senigallia fuori e Notaresco in casa, sfide dal peso specifico altissimo: «La Vigor l’abbiamo vista all’andata è una buona squadra, mi sembra strano possa essere in lotta per i playout. Dobbiamo fare risultato, l’obiettivo salvezza è assolutamente da raggiungere. Come rosa e giocatori siamo più forti delle squadre che sono lì con noi. E’ indubbio che facendo bottino pieno nelle prossime due, daremmo un segnale forte. Importantissimo sarà fare risultato soprattutto con il Notaresco».
Infine sullo stranissimo mal di casa della Fermana, anche Pinzi non si mostra del tutto sorpreso: «Sono stato abituato a vedere le squadre faticare tanto in casa nostra anche in Serie C dove conquistammo tante vittorie davanti al nostro pubblico, ma l’episodio poi ti porta a perdere o pareggiare. In casa facciamo quell’errore in più che cambia tutto anche se proprio nei match casalinghi secondo me meritavamo più punti che fuori. Evidente ci è mancato spesso qualcosa per fare risultato».
di Roberto Cruciani
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