Due nuovi acquisti in casa Volontari Soccorso di Monte San Pietrangeli. Il presidente Lorenzo Lupi non ha dubbi: «Buona gestione delle risorse dei cittadini».
Lunedì 3 febbraio scorso la comunità di Monte San Pietrangeli ha festeggiato il patrono San Biagio. Si è dato il via ai festeggiamenti domenica 2 con la tradizionale fiera lungo viale Marconi, a cui hanno preso parte le associazioni locali PA Volontari Soccorso, la locale sezione Avis e la neo costituita associazione culturale “Favilla” aps. La Pro loco locale ha estasiato i palati più raffinati con la “sagra de li caciù”, i classici dolci ripieni di crema e fava fritti. Continuando, lunedì 3 l’arcivescovo di Fermo, Rocco Pennacchio ha celebrato la santa messa solenne mentre il pomeriggio alle 16 si è tenuta la consueta processione per le vie del paese con la reliquia del Santo martire, alla quale hanno partecipato le autorità locali ed ha prestato servizio il corpo bandistico “Cecchini”.
Dopo la messa e la consegna dei pani benedetti (la cui tradizione li vuole offerti a protezione delle malattie della gola), la PA Volontari Soccorso, alla presenza di una folta rappresentanza dell’associazione stessa, delle autorità civili, militari e religiose e della cittadinanza, ha presentato alla comunità due nuovi automezzi che entrano a far parte del rinnovato parco macchine della PA. «I due veicoli – interviene il presidente Lorenzo Lupi – sono di recente acquisto: uno, già immatricolato, è un pulmino disabili attrezzato per il trasporto in carrozzina, mentre la Fiat Tipo sw cross sarà la nuova auto-medicalizzata a supporto delle attività di emergenza della equipe medico infermieristica della Potes di Montegiorgio. I due nuovi veicoli, acquistati interamente con i fondi dell’associazione, sono frutto del lavoro dei militi che giorno e notte offrono la loro opera volontaria. Presentarli alla comunità in occasione della ricorrenza del santo patrono, è il simbolo della piena sintonia con i cittadini i quali rispondono sempre positivamente a queste occasioni: mostrare alla comunità i frutti del nostro lavoro, di un lavoro fatto proprio per la comunità stessa, è anche sinonimo di trasparenza e di chiarezza, una questione di correttezza nei confronti di chi ci sostiene sempre. Grazie davvero a tutti coloro si adoperano per questi nobili scopi».
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