Ortopedia all’avanguardia con interventi mini-invasivi per anca e ginocchio. Al riguardo abbiamo incontrato presso il modernissimo Poliambulatorio Specialistico di Palmatea a Marina Palmense (Fermo) il dottor Marco Rosolani, anconetano di nascita, specialista in Ortopedia presso l’unità operativa di Chirurgia Protesica e Mininvasiva dell’Anca e Ginocchio all’Humanitas Research Hospital di Milano. Una struttura privata, ma accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale, ai massimi livelli in Italia, dove ogni anno si effettuano più di 5mila interventi protesici.
Dottor Rosolani, lei vive e lavora a Milano ma svolge da qualche tempo l’attività ambulatoriale di ortopedico nelle Marche. Da cosa deriva questa scelta?
«Sono marchigiano e sono profondamente legato alla mia terra. A 18 anni ho lasciato Ancona per studiare a Perugia e poi alla scuola di specializzazione in Ortopedia a Pavia, una vera eccellenza all’epoca. Da Pavia all’Humanitas di Milano la distanza era poca: una realtà molto stimolante con pazienti da tutta Italia. Appena ho potuto ho deciso di tornare nelle Marche ogni 15 giorni per poter avviare collaborazioni ambulatoriali (tra cui appunto questa a Palmatea cui tengo particolarmente), e portare la mia esperienza ai miei conterranei. Mi occupo in prevalenza di patologia artrosica di anca e ginocchio eseguendo interventi di protesi totale di anca e protesi totali o parziali di ginocchio, dai casi di routine fino alla displasia delle anche o casi di revisione protesica. Eseguo anche un particolare tipo di intervento all’anca in artroscopia per prevenire danni futuri».
Nella patologia dell’anca quali sono i sintomi a cui prestare attenzione?
«L’anca è una zona molto complessa di grande sovrapposizione anche degli apparati. La patologia si manifesta con le difficoltà ad entrare e uscire dalla macchina, allacciarsi le scarpe, sedersi e rialzarsi, dolore dopo camminate più o meno lunghe. Invece nel paziente più giovane, si può manifestare con una tensione, un irrigidimento dopo attività fisica e sportiva. Nel paziente over 40 la patologia più comune è l’artrosi, cioè il consumo della cartilagine articolare. Ci sono vari gradi: dallo stadio precoce, per cui è indicato al massimo un ciclo infiltrativo e qualche antinfiammatorio al bisogno, a quelli più avanzati per cui si passa all’intervento protesico».
Per chi è indicato l’intervento in artroscopia dell’anca?
«È un intervento mini-invasivo, con dei buchini, rapido e poco doloroso con una riabilitazione abbastanza lunga. È indicato per pazienti giovani e serve per riparare il “menisco” dell’anca che causa il dolore».
In cosa consiste invece l’intervento di protesi di anca?
«Consiste nella sostituzione dell’articolazione danneggiata, non più riparabile, con la protesi. Siamo nello stadio più avanzato dell’artrosi. Oggi è un intervento molto soddisfacente anche per i pazienti più giovani. Si tratta di un intervento definitivo in cui si impiegano circa due mesi per tornare alla vita di prima ma altri impiegano anche meno».
Quali sono le novità in chirurgia protesica articolare?
«Sicuramente quella di andare verso un intervento il più possibile specifico: “cucire” addosso al paziente l’abito adatto con una pianificazione pre-operatoria, computer assistita, basata su applicazione di template alla radiografia specifica del paziente. Poi chiaramente si punta sulla mini-invasività con incisioni più piccole e il protocollo Fast Track, programma finalizzato alla riduzione dei tempi di recupero».
Cosa fare per evitare di finire tra le mani dell’ortopedico?
«Una cura vera per l’artrosi non esiste ancora. Per i pazienti giovani individuare le caratteristiche anatomiche sfavorevoli e trattarle in artroscopia. Nei pazienti troppo avanzati per fare l’intervento di artroscopia e troppo precoci per la protesi, si può ricorrere alle infiltrazioni eco-guidate con acido ialuronico; spesso permettono di tenere sotto controllo i sintomi ed andare avanti senza dolore. In generale però bisogna tenere sotto controllo il peso, mangiare bene e tenersi in forma, con uno stile di vita sano, un’attività fisica costante è la prima fonte di difesa dall’artrosi. Muovetevi sempre e state in salute mangiando bene e il giusto, che qua nelle marche si mangia bene…».
L’ortopedico Marco Rosolani visita all’Istituto Medico Palmatea in contrada Marina Palmense n.97 a Fermo. Per info e prenotazioni: palmatea.it
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