di redazione CF (foto e video gentilmente concessi da #nelnostropiccolo)
«I problemi ambientali passano da sempre inosservati, crescono nell’indifferenza generale, nella cecità di una società quasi inconsapevole che qui deve vivere, nel menefreghismo immane di chi dovrebbe vigilare». Con queste parole il gruppo di volontari per l’ambiente #nelnostropiccolo, con in testa Sonia Trocchianesi, torna a far sentire la propria voce con l’unico obiettivo di sensibilizzare tutti, cittadini e istituzioni sui problemi ambientali che affliggono anche il nostro territorio. E questa volta focus sulla costa con l’abbandono di centinaia di metri di retine da pesca. Un problema per l’ambiente e spessissimo una trappola mortale per la fauna marina.
«Il litorale del nostro territorio è pieno zeppo di retine di plastica. Il mare non rilascia conchiglie durante le mareggiate, ma retine di plastica. Ovunque. Sempre. Ad ogni onda. E se ad ogni onda sputano retine, quante ce ne sono nei nostri fondali? Quante microplastiche rilasciano per diventare poi cibo per i pesci? Quante siamo costretti a mangiarne noi, mangiando pesce? Cosa stiamo lasciando al futuro? Chi si è mai posto questo problema? Chi? Perché chi dovrebbe vigilare se ne frega? Perché non viene imposto l’uso di retine di materiale vegetale?». I quesiti che si pone il gruppo, alcuni purtroppo dalla risposta quasi scontata.
«Noi di #nelnostropiccolo assistiamo a un menefreghismo fuori dalla norma, riguardo questa tragedia silenziosa. Non basta raccoglierne a centinaia ad ogni raccolta, non basta. Il problema necessita di essere affrontato a monte, con leggi e controlli. Senza se e senza ma. Non basta issare la bandiera blu se nulla viene fatto nel rispetto del tanto ambito vessillo. Non basta. Ognuno faccia il suo, subito, che è già tardi».
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