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Evasione fiscale per oltre 600mila euro, nei guai il titolare di un’azienda

FERMO - Un'azienda attiva nell'e-commerce è finita nel mirino dei finanzieri del Comando Provinciale di Fermo che, al termine di un controllo fiscale, sono riusciti a disvelare un sistema fraudolento volto a celare al fisco numerose operazioni imponibili. L’ammontare dei ricavi non dichiarati è risultato essere pari ad oltre 600mila euro, di fatto superiore del 4.000 % rispetto a quanto dichiarato, a cui si aggiunge un’Iva mai dichiarata e mai versata allo Stato per oltre 80mila euro. 

di redazione CF

Nell’ambito dell’attività di contrasto all’illegalità fiscale connessa alle nuove frontiere dell’economia digitale, i finanzieri del Comando Provinciale di Fermo, al termine di un controllo fiscale nei confronti di un operatore del commercio elettronico, fruitore, tra l’altro, di un regime fiscale agevolato, sono riusciti a disvelare un sistema fraudolento volto a celare al fisco numerose operazioni imponibili. 

Attraverso una valutazione mirata e selettiva dei soggetti che presentano maggior rischio di pericolosità economico-finanziaria, attuata mediante l’analisi integrata delle informazioni contenute nelle banche dati a disposizione, le Fiamme Gialle del Gruppo di Fermo hanno esaminato l’attività, nota come “e-commerce indiretto”, di una ditta operante su noti portali di commercio online, attraverso la compravendita per via telematica di oggetti elettronici ed accessori per smartphone, con successiva consegna fisica degli stessi mediante canali tradizionali. Un aspetto, in particolare, ha inizialmente insospettito i militari: la dichiarazione di esigue somme reddituali in rapporto agli ingenti costi sostenuti per le spedizioni associate alle vendite. 

Nel dettaglio i militari, servendosi dei dati recuperati dalle piattaforme informatiche di vendita, hanno ricostruito il valore delle cessioni effettuate dalla ditta, rideterminando il reale flusso economico-finanziario, non riscontrabile dalla documentazione esibita, calcolando il valore medio delle cessioni e moltiplicandolo per le spedizioni effettuate dalla ditta, alle quali non corrispondeva alcun documento fiscale. 

L’ammontare dei ricavi non dichiarati è risultato essere pari ad oltre 600mila euro, di fatto superiore del 4.000 % rispetto a quanto dichiarato, a cui si aggiunge un’iva mai dichiarata e mai versata allo Stato per oltre 80mila euro. 

Tali illeciti hanno provocato anche il superamento dei parametri in ragione dei quali il contribuente usufruiva del regime fiscale agevolato, disconosciuto in favore del regime fiscale ordinario semplificato, con i conseguenti effetti ai fini dell’Iva e delle imposte dirette. 

L’attività si è conclusa con la segnalazione del titolare della ditta all’Agenzia delle Entrate per l’emissione dei provvedimenti di competenza, nonché alla locale Procura presso il Tribunale di Fermo per i reati penal-tributari di omessa dichiarazione e occultamento o distruzione di documenti contabili. 

L’intervento operativo delle Fiamme Gialle conferma ancora una volta l’importanza dell’azione del Corpo indirizzata alla tutela della legalità ed al contrasto al fenomeno di evasione fiscale, grave ostacolo allo sviluppo economico del Paese, in quanto distorce la concorrenza e mina la corretta allocazione delle risorse. 


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