Assemblea per l’Avis Altidona tra gap di “donatori attivi” e mancanza di medici

ALTIDONA - Il presidente dell’Avis di Altidona Antonio Smiriglia ha illustrato le numerose attività svolte nel corso del  2024 in collaborazione con i Comuni e le associazioni e istituzioni del territorio come croce verde, Isc Pagani, Aido, Admo, facendo in ultima analisi il resoconto della situazione della propria sezione

Domenica 16 febbraio si è svolta presso la sede la 13esima assemblea annuale dei soci della sezione Avis di Altidona. Era presente, oltre a tutto il direttivo e alcuni donatori, anche la presidente provinciale Elena Simoni la quale ha illustrato la situazione della raccolta di sangue a livello provinciale. 

«Stiamo assistendo ad un drastico calo delle donazioni di sangue e plasma non a causa della mancanza dei donatori ma per la mancanza di medici trasfusionisti che ha portato a numerose chiusure dei centri di  raccolta della provincia di Fermo» ha denunciato la presidente Simoni. 

Il presidente dell’Avis di Altidona Antonio Smiriglia ha illustrato le numerose attività svolte nel corso del  2024 in collaborazione con i Comuni e le associazioni e istituzioni del territorio come croce verde, Isc Pagani, Aido, Admo, facendo in ultima analisi il resoconto della situazione della propria sezione. 

«Nonostante abbiamo avuto un incremento del 91% di nuovi iscritti rispetto all’anno scorso, 21 in tutto rispetto agli 11 del 2023, siamo riusciti ad incrementare il numero di donatori attivi di sole 2 unità. Questo a  causa delle numerose cancellazioni, come da statuto, di quei donatori che da almeno 2 anni non hanno  effettuato una donazione» ha illustrato Smiriglia. Anche sul fronte delle donazioni le cose non sono andate affatto bene. 

«Rispetto all’anno scorso le donazioni di sangue intero sono diminuite del 21% mentre quelle di plasma del 16 %. Siamo di fronte ad un momento molto critico per la raccolta di sangue. Nonostante la voglia di donare e la  presenza di molti donatori, non è possibile la donazione a causa della cancellazione di molte giornate di  raccolta per la mancanza di personale medico. Ci troviamo a fare grandi sforzi per la promozione del dono  aumentando di conseguenza la base dei donatori, ma paradossalmente i donatori non riescono a donare. Spero che questo cortocircuito si risolva presto e si ritorni a donare con regolarità per garantire quel  fabbisogno di sangue tanto ambito per il bene di tutta la società» ha concluso il presidente Smiriglia.


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