«Primo obiettivo, rilanciare la raccolta sangue sul territorio. E anche un direttore, per come la vedo io, si deve mettere al servizio, essere operativo». Con queste parole, questa mattina al teatrino della direzione Ast Fermo, si è presentato alla stampa il nuovo direttore della Medicina Trasfusionale dell’azienda sanitaria fermana, dr. Gianluca Riganello. Con lui il direttore generale, dr. Roberto Grinta, e il direttore del Dipartimento Servizi, dr. Gianluca Valeri.
«Innanzitutto devo ringraziare la dr.ssa Giuseppina Siracusa per il grande lavoro svolto nella raccolta sangue, anche nel periodo di vacatio in attesa del nuovo direttore – le parole del dg Grinta – sia nella nostra Uoc che, a livello regionale, come direttore del Dipartimento interaziendale regionale di Medicina Trasfusionale. Il dr. Riganello, oltre ad essere un grande professionista, ha grandi doti umane e relazionali. Il Trasfusionale ha un ruolo fondamentale anche nei rapporti dell’Ast con l’esterno. Sono sicuro che il dr. Riganello saprà dare un grande imprinting, continuando sul solco tracciato dalla dr.ssa Siracusa». A dare il benvenuto al dr. Riganello, anche il direttore del Dipartimento Servizi, dr. Gianluca Valeri: «Abbiamo riposto grande impegno nel Trasfusionale, che ho potuto conoscere anche nel concreto. Do il benvenuto al dr. Riganello».
«La Medicina Trasfusionale svolge molte attività, a partire ovviamente da quella della raccolta sangue. Il rapporto con l’associazionismo e con i donatori è fondamentale. Svolgiamo anche attività con pazienti, attività trasfusionale, infusionale, di consulenza e diagnostica – spiega Riganello – Su sangue ed emocomponenti abbiamo un rapporto sinergico con tutti i reparti. Purtroppo una difficoltà generale, diffusa su scala nazionale e in tutte le specializzazioni è quella della carenza di medici ma io credo che anche un direttore debba essere pronto al ruolo operativo. La mia priorità è quella di rilanciare e potenziare la raccolta sangue sul territorio, proseguendo l’attività della dr.ssa Siracusa».
«Oltre all’arrivo di un nuovo biologo si stanno studiando altre soluzioni – aggiunge il dg Grinta – come l’ipotesi di attingere dalla graduatoria per specializzandi in Anatomia patologica. Possiamo vantare un forte rapporto con Torrette e con il dr. Mauro Montanari, direttore del DirMT (il dipartimento interaziendale regionale di Medicina Trasfusionale). E in questo scenario la figura del dr. Riganello sono sicuro che sarà determinante”. Il nuovo direttore, infatti, ha lavorato per 25 anni all’ospedale Torrette (dove per sei anni è stato anche direttore facente funzioni) per poi spostarsi a Pesaro-Urbino dove ha diretto per tre anni il Centro Trasfusionale: «Le Marche – ha ricordato in chiusura – nel 2023 sono state la prima regione in Italia per produzione di sangue e plasma».
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