di Nunzia Eleuteri
Il polo culturale Gigli di Porto Sant’Elpidio ha ospitato, ieri sera, un parterre corposo e qualificato per l’incontro dibattito organizzato dall’associazione “Giorgio La Pira” dal titolo “Corpo intercomunale di Polizia locale tra Fermo, Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio. Dai patti per la sicurezza alla condivisione dei servizi“.
Un tema che ha anche creato dibattito in questi giorni sulla stampa. A trattare l’argomento è stato Achille Zechini, assistente presso l’università di Bologna nel corso di laurea in Scienze Criminologiche per l’Investigazione e la Sicurezza nonché ex dirigente superiore della Polizia di Stato, ex comandante del corpo intercomunale di polizia locale di Riccione, Misano Adriatico, Coriano, associato anche al comune di Bellaria.
Il sindaco della città, Massimiliano Ciarpella, ha salutato i presenti con un ringraziamento all’associazione Giorgio La Pira per aver organizzato l’incontro offrendo diverse chiavi di lettura e un’opportunità per gli amministratori di questo territorio che possono pensare ad una condivisione di servizi nell’ambito della sicurezza in un momento storico molto difficile come quello attuale.
Il vice presidente della provincia di Fermo, Giorgio Marcotulli, ha avuto modo di evidenziare come il corpo di Polizia provinciale sia esiguo, sottolineando che l’attuazione di forme aggregative tra enti potrebbe significare dare risposte migliori al territorio e fare in modo che le parole possano diventare fatti.
Ad illustrare il discorso in senso generale è stato il presidente dell’associazione La Pira, il professor Maurizio Temperini, ricordando che l’associazione è nata ad ottobre del 2022 e che, ad oggi, ha organizzato ben 30 incontri sul Fermano trattando diversi argomenti con relatori esperti e competenti. Il tutto legato da un filo conduttore: la politica, intesa nel senso più nobile del termine.
Il tema di ieri sera rappresenta ormai un’emergenza: la sicurezza. L’uso sempre più frequente di droga e alcool anche nel nostro territorio provoca inevitabili pericolose conseguenze che si aggiungono alle altre difficoltà quotidiane ed i Comuni si trovano ad affrontare problemi sempre maggiori. Diventa vitale, quindi, sviluppare sinergie che comporterebbero benefici non indifferenti, come ha spiegato dettagliatamente il qualificato ospite Achille Zechini.
In questa direzione va il patto per la sicurezza urbana promosso dal Prefetto e sottoscritto dai comuni di Fermo, Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio. Un patto di reciproca collaborazione e cooperazione che potrebbe vedere una gestione associata delle funzioni di Polizia locale. Lo stesso D. L. del 20/02/ 2017 n.14 indirizza verso un sistema unitario e integrato per la sicurezza e il benessere delle comunità locali così come la legge 17/02//2014 n.1 della Regione propone una gestione associata del corpo intercomunale di Polizia Locale con un comandante unico e un responsabile per ogni presidio locale che usufruisca di un ufficio comando unificato gestito collegialmente in modo da garantire uno svolgimento efficiente, efficace, omogeneo e coordinato delle relative funzioni su tutto il territorio interessato.
Le aree di miglioramento perseguibili sono diverse e possono riguardare: la condivisione ed il coordinamento delle attività che evitino sovrapposizioni favorendo la pianificazione, la creazione di una Centrale Operativa unica per la gestione delle chiamate e dei sistemi di video sorveglianza, la specializzazione con attività formative mirate, l’acquisizione di strumenti tecnologici avanzati e la gestione unificata di servizi (ad esempio l’Ufficio Verbali, il rilevamento degli incidenti e gli interventi di TSO), l’attivazione di servizi comuni di prevenzione e collaborazione alla repressione di fenomeni emergenti e preoccupanti (il vandalismo e l’inquinamento acustico, la formazione di gang giovanili, le discariche abusive, ecc.).
«Non si può pensare, naturalmente, ad un risultato immediato – ha precisato l’esperto Achille Zechini – c’è un lavoro certosino da fare accompagnato soprattutto da una volontà politica che vada incontro alle esigenze tecniche dei comandi delle polizie locali. È importante, poi, che i risparmi che si ottengono dall’unificazione del servizio non diventino l’obiettivo ma il mezzo per poter investire nel miglioramento del servizio stesso.».
A moderare l’incontro, l’avvocato Giovanni Lanciotti, co-fondatore dell’associazione Giorgio La Pira. Interessanti gli interventi di Luca Romanelli in rappresentanza del Centro Studi Carducci e di Federico Vitali per la Fondazione San Giacomo della Marca oltre a quelli degli assessori Maria Antonietta Di Felice del Comune di Fermo e Marco Tombolini del Comune di Porto San Giorgio che hanno mostrato apertura verso un discorso di cooperazione tra i tre comuni oggetto del dibattito. In sala anche diversi consiglieri comunali e agenti di polizia municipale.
Ora non resta che aspettare gli sviluppi e verificare quale sarà la vera volontà politica dei tre maggiori Comuni della costa fermana.
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