Le maschere dei bambini protagoniste al Carnevale di Monterubbiano, tra divertimento e folklore

MONTERUBBIANO - L’appuntamento è fissato per le 15,30, ora in cui inizierà un intrattenimento musicale per bambini e poi, dalle 18 si potranno degustare, polenta, panino con salsiccia, patatine fritte, il tutto accompagnato da bevande varie

Meri Marziali

Le maschere dei bambini, saranno loro le protagoniste del Carnevale di Monterubbiano che andrà in scena martedì 4 marzo.

L’appuntamento è fissato per le 15,30, ora in cui inizierà un intrattenimento musicale per bambini e poi, dalle 18 si potranno degustare, polenta, panino con salsiccia, patatine fritte, il tutto accompagnato da bevande varie. 

 

Il pomeriggio è organizzato dalla Proloco di Monterubbiano con il patrocinio del Comune di Monterubbiano e, sicuramente, sarà l’occasione per i cittadini che vi parteciperanno per andare a spasso nel tempo e nei ricordi di quella che un tempo era il Carnevale monterubbianese. 

 

Si trattava di un Carnevale quasi unico nel suo genere, ricco di antichissime memorie, che prevedeva un particolare rituale, il cosiddetto “’mmazza Carnovà”, risalente all’antica tradizione dei Saturnali romani. 

«Il primo giorno delle feste dei Saturnali – ci racconta la sindaca Meri Marziali – veniva nominato un Rex Saturnaliorum, una sorta di sostituto del dio Saturno che aveva il compito di regnare sulla baldoria e sul caos di quei giorni, su quella specie di Età dell’Oro, ristabilita temporaneamente, per poi essere simbolicamente ucciso al termine dei festeggiamenti. Il rito del Carnevale monterubbianese si rifaceva a questa tradizione – prosegue Marziali- avveniva la simbolica uccisione di un uomo, chiamato Carnevale, tramite una rappresentazione rituale: ogni anno si svolgeva la cosiddetta “operaziò”, durante la quale una figura travestita da medico, accompagnato da tutta la sua équipe di infermieri, fingeva di dover operare un paziente, “Carnevale” appunto. Tale operazione, non destinata ad andare a buon fine, veniva accompagnata dalle parole del finto medico: “l’operazione è riuscita, ma il paziente è morto”. Questi veniva quindi collocato in una bara – conclude la sindaca – e fatto sfilare per tutto il paese: il signor “Carnevale” era morto, e con ciò terminavano tutte le sfrenatezze e gli stravizi tipici delle feste carnevalesche».

Chissà se questa storica tradizione verrà ripresa? Intanto appuntamento fissato per martedì 4 marzo con il Carnevale dei bambini e tante sfiziosità da gustare anche da asporto. 

Antonietta Vitali

(clicca per ingrandire)

 


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