Fabrizio Cesetti
«L’allarme lanciato dal dottor Giorgio Pannelli sull’aumento di consumo di cocaina nella nostra provincia va preso molto sul serio. Purtroppo sono molti i fattori che contribuiscono a questo fenomeno, su tutto le carenze negli organici delle forze dell’ordine che impediscono un efficace contrasto allo spaccio di stupefacenti. Ma tra le responsabilità vanno annoverate anche quelle delle istituzioni, che non sempre assegnano la necessaria priorità a questo tema. Per esempio, trovo grave che il presidente del consiglio regionale delle Marche Dino Latini non sia stato ancora capace di calendarizzare la mia proposta di legge, presentata ormai oltre un anno e mezzo fa, per l’Istituzione della Giornata regionale per la lotta alla droga». A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti.
«Quel testo – spiega Cesetti – impegna la Regione Marche non solo a istituire una data, ma anche a organizzare insieme al Servizio sanitario regionale, agli enti locali, alle associazioni del terzo settore, all’Ufficio scolastico regionale e ai Servizi per le tossicodipendenze alle comunità terapeutiche, una serie di azioni capillari volte a sensibilizzare la popolazione con campagne di informazione, momenti di approfondimento volti alla prevenzione del consumo di sostanze stupefacenti e psicoattive, diffusione della cultura della legalità». «Ma in quella mia proposta di legge – continua Cesetti – c’è un altro punto a cui tengo in particolar modo, poiché penso che la politica debba sempre dare per prima il buon esempio, specialmente quando si rivolge ai più giovani. L’articolo 2 prevede la possibilità che in prossimità della Giornata regionale per la lotta alla droga, il presidente della Regione, gli assessori e i consiglieri regionali, i presidenti di Provincia e i consiglieri provinciali, nonché i sindaci, i loro assessori e i consiglieri comunali, si sottopongano, ovviamente su base volontaria, alla effettuazione di test antidroga nelle strutture del Servizio sanitario regionale. Sarebbe un forte segnale di responsabilità e di esempio in virtù della loro funzione e del loro ruolo di rappresentanti delle istituzioni democratiche». «Spero che le dichiarazioni del dottor Pannelli – conclude Cesetti – possano servire a scuotere anche qualche coscienza all’interno della giunta regionale e velocizzare l’iter della proposta di legge. D’altra parte, non dimentichiamo che già nel 2021 l’assessore Saltamartini aveva denunciato pubblicamente l’utilizzo di stupefacenti da parte di molti politici. Tanto è vero che, prendendo per serie e fondate le sue parole, gli chiedemmo di intervenire concretamente per fugare ogni dubbio sull’integrità della classe politica della Regione Marche, promuovendo per tutto il resto della legislatura un costante screening antidroga sui componenti della giunta e del consiglio regionale. Peccato che poi non se ne sia fatto più nulla».
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