Design e stile alla “Leonardo”: «La nostra divisa scolastica prende forma»

FERMO - Gli alunni della classe 2D dell'indirizzo Potenziato Inglese: «Abbiamo capito l'importanza di lavorare insieme per raggiungere un obiettivo che ci accomuna tutti e non vediamo l’ora di indossare le nostre divise. Ora non ci resta che trovare qualcuno disposto a mandare in produzione il nostro prototipo in modo da poter indossare davvero la divisa degli alunni appartenenti alla sezione "Potenziato di Inglese"»

Design e stile alla “Leonardo”: «La nostra divisa scolastica prende forma!»

«Quest’anno – fanno sapere dalla scuola fermana guidata dalla dirigente scolastica Maria Teresa Barisio – abbiamo avuto l’opportunità di partecipare a un progetto entusiasmante: la progettazione e la realizzazione della nostra divisa scolastica. L’idea è nata lo scorso anno durante un viaggio in Irlanda e, più precisamente, a Dublino. Abbiamo partecipato ad uno scambio culturale con degli alunni della “Le Cheile Secondary School” ed abbiamo avuto l’opportunità di conoscere tanti nuovi amici che ogni giorno, a scuola, indossano delle divise. Questo fatto, da un lato, ci è sembrato strano perché, a differenza degli irlandesi, noi siamo liberi di vestirci a nostro piacimento purché con un abbigliamento consono ed adeguato all’ambiente scolastico. Dall’altro, ci è sembrato giusto perché, in effetti, pensiamo che indossare la stessa divisa ci faccia sentire tutti uguali».

«Al nostro rientro in Italia ci è stata proposta un’unità didattica di apprendimento (Uda) attraverso la quale ci siamo confrontati sul tema della divisa scolastica. Abbiamo così scoperto che le divise non sono semplicemente una scelta di moda, ma anche un simbolo di unione e appartenenza verso una scuola o una comunità. In questo modo è iniziato il nostro percorso. Con l’aiuto dell’insegnante di arte ognuno di noi ha ideato e disegnato una divisa sulla base delle proprie preferenze di colore e di tessuto. Erano tutte così belle che le nostre insegnanti e la dirigente hanno deciso di provare a realizzarle. A distanza di dieci mesi è iniziata, così, una collaborazione tra la nostra classe, la 2D indirizzo potenziato inglese, ed un altro istituto scolastico della nostra città, ovvero l’Ipsia O. Ricci indirizzo Moda. Grazie alla dirigente scolastica Annamaria Bernardini, alle professoresse Beatrice Mandorlo e  Elva Cordivani e alle loro studentesse, si sono svolti degli incontri nella nostra scuola».

Durante il primo incontro le professoresse hanno spiegato che, per arrivare alla progettazione di una divisa, bisogna partire dalle basi «e, quindi, ci hanno fatto realizzare un moodboard, cioè – spiegano gli alunni – tavole-collage di immagini o scritte ritagliate da riviste, che rappresentassero lo stile o appunto il “mood” delle nostre idee di divisa. Ognuno di noi ha selezionato delle immagini e poi le ha incollate su un cartoncino per esprimere le proprie preferenze. Nel secondo incontro, invece, siamo stati divisi in gruppi ed ognuno ha scelto un colore a piacere per realizzare la propria divisa su carta.  Abbiamo preso dei modelli di figure umane e li abbiamo ricalcati su un foglio di carta che poi abbiamo vestito e colorato. Infine, abbiamo lasciato alle esperte il difficile compito di scegliere la migliore. Il vincitore è stato il gruppo che ha scelto il colore bordò. Nel terzo incontro, le professoresse ci hanno portato il tessuto vincitore per farci lavorare con delle stoffe vere e proprie. Così abbiamo imparato a ricalcare le sagome delle divise sul tessuto, un passaggio fondamentale per iniziare a realizzare l’uniforme. E’ stato affascinante vedere come un’idea su carta iniziasse a prendere forma. Infine, nell’ultimo incontro, abbiamo visto le nostre divise pronte, esattamente come le avevamo immaginate. Questa esperienza è stata incredibile e indimenticabile!».

«Le professoresse e le studentesse dell’Ipsia Moda – concludono i bambini – ci hanno trasmesso la passione per il loro lavoro e ci hanno fatto comprendere l’importanza di ogni passaggio che abbiamo realizzato. Ci hanno insegnato come procedere nel modo giusto, dalla progettazione alla realizzazione finale, scegliendo i materiali, il design e i vari dettagli. Ogni loro lezione, ogni loro gesto di pazienza, ogni parola di incoraggiamento, e soprattutto, la loro presenza ha reso questo progetto unico nel suo piccolo, lasciando un segno profondo in noi. Il loro insegnamento ha sprigionato un potenziale che, magari, non sapevamo di avere; esso è stato pertanto non solo un regalo, ma una fonte di ispirazione per il futuro di tutti noi. Abbiamo infine capito l’importanza di lavorare insieme per raggiungere un obiettivo che ci accomuna tutti e non vediamo l’ora di indossare le nostre divise. Ora non ci resta che trovare qualcuno disposto a mandare in produzione il nostro prototipo in modo da poter indossare davvero la divisa degli alunni appartenenti alla sezione “Potenziato di Inglese”».

(spazio promo-redazionale)

 


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