Accusato di minacce e lesioni personali: assolto un vigilante. Così ha deciso il giudice Tiziana Liberti del tribunale di Fermo. Per l’imputato, un vigilante di circa 50 anni, il pm Marina Astolfi aveva chiesto la condanna a un anno.
I fatti contestati dall’accusa risalgono all’8 febbraio 2018. Quel giorno il vigilante, insieme insieme ad un collega stava effettuando per conto di una società, un servizio di sorveglianza in un cantiere lungo la Sp112 Val d’Ete Vivo a Fermo. Lì, secondo l’accusa, sarebbe nato un diverbio con un coltivatore del posto. Il 50enne, dice l’accusa, avrebbe minacciato l’agricoltore e lo avrebbe colpito con una manata all’orecchio sinistro per poi spingerlo contro un’auto. L’impatto, continua l’accusa, avrebbe causato al coltivatore un trauma giudicato guaribile in 49 giorni. L’agricoltore, tramite il legale Paola Belleggia, si era costituito parte civile.
L’avvocato Riccardo Erioli
Il giudice ha assolto l’imputato, difeso dall’avvocato Riccardo Erioli, per non aver commesso il fatto.
a. l.
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