Sanzioni negli stabilimenti balneari per irregolarità, denunciate due donne

I CONTROLLI dei carabinieri a Porto Sant'Elpidio e a Porto San Giorgio

di redazione CF

Nei giorni scorsi sono stati intensificati i controlli nel settore commerciale, condotti dai Carabinieri del Comando Provinciale di Fermo con la collaborazione dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Ancona e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno, finalizzati a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.

Gli accessi ispettivi hanno consentito di rilevare alcune criticità presso un noto stabilimento balneare di Porto Sant’Elpidio, la cui legale rappresentante, una donna di circa 40 anni rumena, è stata denunciata per violazioni in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro: nello specifico per l’inidoneità dei dispositivi antincendio e per l’assenza di segnaletica di emergenza, con l’irrogazione di ammende rispettivamente per un totale di circa 15.000 euro. Inoltre sono accertate violazioni amministrative ed elevante sanzioni per complessivi 4.000 euro per la mancata applicazione delle procedure di autocontrollo del locale adibito a bar esterno, e per inadeguatezze igienico sanitarie con contestuale applicazione di prescrizioni da ottemperare sotto la stretta sorveglianza dell’Ast di Fermo.

Analogo controllo è stato effettuato in uno stabilimento balneare di Porto San Giorgio, nell’occasione con l’ulteriore ausilio del personale dei vigili del fuoco del Comando Provinciale di Fermo e della Siae Marche, circostanza in cui sono state accertate più violazioni che hanno comportato la denuncia della legale rappresentante dell’esercizio, una donna di circa 50 anni fermana. In quest’ultimo caso sono state contestate violazioni in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro per mancata formazione antincendio degli addetti, per omessa valutazione dei rischi, per omesso aggiornamento del documento di valutazione dei rischi, per assenza del piano di emergenza ed evacuazione e per la presenza di un impianto di videosorveglianza non autorizzato. È stata anche contestata la non corretta applicazione delle procedure di autocontrollo degli alimenti (con sanzione di 2.000 euro). L’attività commerciale è stata sospesa in relazione alla mancata elaborazione del piano di emergenza ed evacuazione. I Carabinieri continueranno a vigilare con fermezza al fine di garantire il rispetto delle norme in materia di salute pubblica e sicurezza dei lavoratori, a tutela dei diritti di tutti.


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