di redazione CF
Nei giorni scorsi, i militari della Stazione Carabinieri di Porto San Giorgio, a conclusione di una laboriosa e lunga attività investigativa, hanno identificato e denunciato otto persone, responsabili in concorso del reato di rissa aggravata. L’episodio risale a maggio 2024 e precisamente alla notte tra sabato 11 e domenica 12, sul lungomare Antonio Gramsci, vicino al parco giochi “Bambinopoli”. La genesi della rissa è attribuibile all’avvenuta rapina di un telefono cellulare ad opera di un trio di giovani, tra cui un minore, azione fermamente contrastata dalla vittima coadiuvata dai suoi amici. L’iniziale alterco tra i gruppi coinvolti, consumatosi nel vano tentativo di ottenere la restituzione del dispositivo sottratto, era degenerato inevitabilmente in uno scontro fisico tra le parti.
I giovani, tutti di età compresa tra i 17 e 25 anni e di diverse nazionalità tra cui italiani, marocchini, tunisini ed egiziani, erano tutti soggetti già noti alle Forze dell’Ordine e gravati da numerosi precedenti, coinvolti in analoghi episodi di violenza consumati sempre nella provincia di Fermo.
«Questa operazione dimostra l’efficacia e la dedizione dei Carabinieri nel contrastare i reati predatori, fondamentali – spiegano dal comando provinciale dell’Arma – per prevenire comportamenti devianti tra i più giovani, che spesso possono sfociare in atti di criminalità. Il disagio giovanile è un fenomeno sempre più dilagante nella nostra società, e diventa cruciale coinvolgere tutte le istituzioni pubbliche per promuovere un’azione di indirizzo e guida nei confronti dei minori. La collaborazione tra forze dell’ordine, scuole, famiglie e comunità è fondamentale per affrontare questa problematica in modo efficace».
I carabinieri, si diceva, dopo la segnalazione, si sono subito messi al lavoro e grazie a dati incrociati, tra profili social e immagini delle telecamere di videosorveglianza, sono riusciti a dare un nome e un volto agli otto ragazzi (uno minorenne all’epoca dei fatti). Alcuni di loro sono domiciliati a Lido Tre Archi. E quella notte ci fu anche un lancio di bottiglie che causò il ferimento di due giovani presi di mira dal manipolo di aggressori (un terzo ragazzo riportò alcune ferite a seguito di una successiva aggressione). Dunque un certosino lavoro di intelligence e indagini che ha dato i suoi frutti.
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